Terni, smantellata banda di topi d’appartamento
Written by Annalisa Marzano on 27/10/2021
Terni, smantellata banda di topi d’appartamento
L'operazione 'Broken windows': un arresto e una denuncia. Si cercando ancora due complici
27/10/2021
Una ventina di furti messi a segno nei comuni di Terni, soprattutto in periferia, San Gemini e nella provincia romana tra i mesi di ottobre 2020 ed aprile del 2021 sono stati scoperti dai carabinieri di San Gemini e di Terni che hanno smantellato una banda di ‘topi di appartamento’ composta da quattro cittadini, di cui due di origine albanese e due romeni, ben organizzati e pratici del mestiere.
Il modus operandi della banda
I furti sono stati messi a segno con un modus operandi da manuale, con una predilezione per le villette e le case isolate e piccoli condomini. La banda agiva già dal primo pomeriggio approfittando dell’arrivo del buio delle classiche giornate autunnali. Gli oggetti più ricercati erano soldi e gioielli, orologi, monete storiche e attrezzature fotografiche. La tecnica utilizzata in tutti i furti consisteva nella effrazione o rottura dei vetri delle finestre, da qui il nome dell’operazione ‘Broken windows’. I furti erano stati messi a segno a Terni, nel centro città e nella periferia, a San Gemini, a Roma, a Riano, a Monterotondo e a Forano (RI), sempre con lo stesso modus operandi e, per garantirsi la fuga, l’utilizzo di auto sempre diverse, di grossa cilindrata con intestazioni false per non essere riconducibili agli autori dei reati. Una volta riusciti a recuperare la refurtiva all’interno degli appartamenti, quantificata in 30 mila euro sulla scorta delle denunce sporte, la banda aveva ricettatori nella Capitale. Dalle indagini è emerso che al termine dei furti, la banda riusciva a darsi alla fuga, abbandonando in tre occasioni, le auto sulle quali scappavano nelle quali i militari hanno ritrovato le attrezzature da scasso, cacciaviti, piedi di porco e tronchesi idrauliche.
Arrestato il capo
I carabinieri hanno indagato per mesi ricostruendo i collegamenti tra gli autori dei furti anche grazie all’incrocio dei dati dei tabulati e delle intercettazioni telefoniche disposte delle persone coinvolte. Il capo della banda, un cittadino albanese di 36 anni, si avvaleva della sua compagna rumena, coetanea, verosimilmente presente con lui nella maggior parte dei furti. L’uomo residente a Roma, è stato arrestato mentre la compagna è stata denunciata in stato di libertà. Sono ancora in corso le indagini per identificare gli altri due complici.