Con un concerto che vede protagonista il pianista Enrico Pieranunzi con il suo nuovo progetto Unlimited, prende avvio dal Teatro Caio Melisso la seconda edizione di Spoleto Jazz Season. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Visioninmusica sotto la direzione artistica di Silvia Alunni, dopo un anno di interruzioni  a causa dell’emergenza Covid, riprende il suo calendario con tre appuntamenti di grande respiro internazionale.

Dall’8 ottobre al 12 novembre, un cartellone dedicato a concerti originali e innovativi nella scelta di formazioni, giovani talenti e sonorità trasversali.

Ad aprire la stagione, come dicevamo, Enrico Pieranunzi con Unlimited, una straordinaria avventura musicale in cui ogni brano è un racconto sonoro, da gustare nota per nota. Un concerto, compendio della poliedrica carriera del pianista,  tra jazz, blues, musica del periodo barocco e un’infinità di generi e stili. Il suo orizzonte musicale, è pressoché senza confini, tanto da essere riconosciuto come uno tra i più versatili artisti della scena musicale europea.

Venerdì 22 ottobre,  sempre al Teatro Caio Melisso, arriverà il trio composto da Michel Reis  al pianoforte, Marc Demuth al contrabbasso e Paul Wiltgen  alla batteria; tre elementi di spicco dell’effervescente panorama musicale jazz lussemburghese che hanno vissuto il loro momento chiave nella collaborazione con il sassofonista  Joshua Redman, con il quale sono stati in tournée europea nel 2018 e nel 2019. Sly, è il loro ultimo album, pubblicato per l’etichetta italiana Cam Jazz, che sarà presentato nel corso nel concerto.

Chiuderà la seconda edizione di Spoleto Jazz Season venerdì 12 novembre al Teatro Caio Melisso, il duo Bartolomey Bittmann (Matthias Bartolomey al violoncello e Klemens Bittmann al violino e alla mandola), con il loro ultimo progetto Dynamo. Una formazione, nel quale dinamica e intensità mutano inaspettatamente, con sensibilità e precisione, alternando l’energia del rock all’eleganza cameristica, la libera inventiva del jazz alla profondità melodica, con richiami anche alla musica folk e, di tanto in tanto, alle radici classiche da cui entrambi provengono. Un repertorio originale, vicino alle sonorità contemporanee, eseguito con strumenti che hanno una tradizione antica.