
Sociale, la Regione a sostegno degli oratori parrocchiali: “Strumento di integrazione e solidarietà”
Written by umbriaradio on 17/08/2018
Sociale, la Regione a sostegno degli oratori parrocchiali: “Strumento di integrazione e solidarietà”
17/08/2018

Un momento del Grest 2018
PERUGIA – La Regione ha stanziato 100 mila euro per l’anno 2018 a favore degli oratori parrocchiali, riconoscendone la funzione sociale, educativa e formativa. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Salute, coesione sociale e welfare, Luca Barberini. Si tratta – spiega Palazzo Donini – di un intervento, previsto dall’articolo 280 della legge regionale 11/2015, che rinnova lo schema di convenzione tra Regione, Conferenza episcopale umbra e Anci Umbria, destinando 75 mila euro direttamente alla Ceu e 25 mila ai Comuni capofila delle Zone sociali per finanziare progetti presentati dalle parrocchie e rivolti a minori, adolescenti e giovani.
Funzione “Gli oratori parrocchiali – ha detto Barberini – sono spazi aggregativi ed educativi importanti per dare risposte concrete ai bisogni di tanti giovani e tante famiglie. Sono uno strumento utile a favorire l’ integrazione e l’inclusione sociale, promuovendo valori fondamentali come l’accoglienza, l’ integrazione, il rispetto, la solidarietà. In Umbria sono una realtà in forte crescita, con 110 strutture su tutto il territorio regionale, circa 7 mila minori censiti con associazioni oratoriali, quasi 4 mila giovani iscritti e oltre 9 mila bambini e ragazzi inseriti nei gruppi oratoriali estivi. Nel 2004 l’Umbria è stata una delle prime Regioni italiane ad approvare una legge sugli oratori, per dare riconoscimento e prospettiva a queste strutture educative. L’importanza di questi luoghi aggregativi è stata riaffermata nella nuova legge regionale sulle politiche giovanili, prevedendo anche la presenza nella ‘ Consulta regionale dei giovani’ di un rappresentante degli oratori umbri. Continueremo a sostenere e a valorizzare queste realtà – ha concluso Barberini – come luoghi in cui si abbattono muri e si fa comunità”.