
Sicurezza sul lavoro, mobilitazione regionale a Gubbio
Written by Annalisa Marzano on 12/05/2021
Sicurezza sul lavoro, mobilitazione regionale a Gubbio
L'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria per ricordare le vittime dello scoppio alla Greenvest
12/05/2021

La manifestazione del 12 maggio in piazza Grande a Gubbio
GUBBIO – Sono scesi in piazza per dire basta alle morti e riportare l’attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro: mercoledì si è svolto lo sciopero generale di due ore e la manifestazione regionale a Gubbio, organizzati da Cgil, Cisl e Uil a seguito dello scoppio alla Greenvest, piccola azienda agricola in cui si produceva cannabis light, saltata in aria venerdì causando la morte di due lavoratori, Samuel ed Elisabetta, e il ferimento di altri tre. Sempre nella giornata di mercoledì, i dipendenti della provincia di Perugia hanno voluto manifestare la loro vicinanza alle famiglie delle vittime con un minuto di silenzio e anche Anci Umbria ha voluto ricordare le vittime osservando, alle 12, un minuto di silenzio accogliendo l’appello dei sindacati umbri.
La manifestazione in piazza Grande a Gubbio
Una giornata di mobilitazione regionale, proclamata da Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria a seguito dell’immane tragedia di Gubbio che si è trasformata in una vera e propria gara di solidarietà e sensibilizzazione al tema della sicurezza sul lavoro. Tante le aziende che hanno aderito allo sciopero di generale di due ore a fine turno da destinare a un fondo per i familiari delle vittime della Greenvest: dall’Ast alla Perugina, dalla San Gemini alla Umbra Group, dalla Oma Tonti alla Trafomec e poi Emu, Angelantoni. E ancora Afas (le farmacie di Perugia), Cancelloni Catering, Ducops, De Walt, Nardi, Proma, Giuntini, Molini Popolari Riuniti. In piazza Grande a Gubbio, dalle 10, la manifestazione regionale “Basta morti sul lavoro” a cui ha preso parte anche il sindaco Filippo Mario Stirati. “Sono rimasto tutta la giornata lì, atterrito dal dolore, perché non vedevo altro posto in cui un sindaco dovesse stare quel giorno. Non è più possibile morire per trovare di cosa campare, per se e per la propria famiglia” ha detto il primo cittadino ricordando la giornata dell’esplosione. Parole molto simili a quelle utilizzate all’indomani dell’esplosione da Francesca Di Maolo, coordinatrice della commissione per i problemi sociali e il lavoro della Ceu, . Alla presenza di molti giovani che hanno partecipato alla manifestazione, il segretario regionale della Cgil, Vincenzo Sgalla si è impegnato a portare avanti, con il proprio sindacato, un cambiamento nel lavoro: “un impegno nei confronti delle giovani generazioni. Ragazzi – ha concluso Sgalla – pretendente il cambiamento e siate parte attiva di quel cambiamento”.
Un minuto di silenzio per le vittime
I dipendenti della Provincia di Perugia hanno osservato un minuto di silenzio in ossequio ai morti sul lavoro: lo riferisce una nota dell’ente nella quale si ricordano le due vittime dell’esplosione di Gubbio. “Ci sentiamo vicini alle famiglie delle vittime – ha affermato il presidente, Luciano Bacchetta – e a quelle del giovane che è ancora ricoverato in gravissime condizioni con sincera e sentita partecipazione. Resta alto il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro nei quali, pur esistendo norme stringenti, si continua a morire. Sono certo che l’incontro che le organizzazioni sindacali hanno avuto con il prefetto di Perugia, Armando Gradone, avrà sviluppi positivi sul fronte dei controlli e della sensibilizzazione verso un tema, quello della sicurezza, che non può e non deve rimanere sulla carta”. “Il cordoglio e la solidarietà, sebbene importanti – ha sottolineato Bacchetta – non bastano. Occorre l’impegno di tutti perché queste morti, definite morti bianche quando invece sono rosse del sangue dei lavoratori e delle lavoratrici, non avvengano più”. Sempre alle 12 di mercoledì, l’Ufficio di presidenza di Anci Umbria ha osservato un minuto di silenzio, accogliendo, l’appello di Cgil, Cisl e Uil. “Proprio nel giorno in cui tutta l’Umbria lancia l’ennesimo grido di allarme sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro e si stringe attorno ai familiari delle vittime sul lavoro – afferma in una nota il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini – arriva la notizia di un nuovo e grave incidente, a Terni. La vicinanza ai familiari è un atto sentito ed è fondamentale che tutta la comunità si stringa attorno a loro, perché è tutta l’Umbria a essere colpita, sia per la tragedia di Gubbio, sia ogni volta che si verifica un incidente”. “È necessario riportare il lavoro al centro della nostra società – prosegue – ma che sia lavoro sicuro e dignitoso. In questo senso, il Pnrr può rappresentare un valido supporto al cambiamento che tutti auspichiamo, anche in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, come pure il confronto – conclude il presidente – tra diversi soggetti, dalla Prefettura agli altri livelli istituzionali”.
Il video della manifestazione di Gubbio