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Sanità, Cgil e Uil scendono in piazza: “Piano sanitario regionale sbagliato”

Written by on 10/10/2022

Sanità, Cgil e Uil scendono in piazza: “Piano sanitario regionale sbagliato”

I sindacati si mobilitano per una manifestazione sabato 22 ottobre (dalle 10) in piazza IV Novembre a Perugia

10/10/2022

Un momento della conferenza stampa

Un momento della conferenza stampa

Con lo slogan “Vogliamo la sanità pubblica” i sindacati si mobilitano per una manifestazione sabato 22 ottobre (dalle 10) in piazza IV Novembre a Perugia. “Il riordino della sanità regionale era necessario ma non a queste condizioni” denunciano gli organizzatori, Cgil e Uil (con Fp e Fpl) cui hanno aderito anche i sindacati autonomi Fials e Nursind. Una mobilitazione per riportare in Umbria la discussione “nei giusti tavoli con tutti gli attori in campo anche grazie alle possibilità date dal Pnrr”, con la richiesta soprattutto di “assunzioni stabili, abbattimento liste di attesa, sanità di territorio e non risparmiare sui farmaci”, è stato annunciato in una conferenza stampa. Mettendo sotto i riflettori “i tagli a un servizio sanitario regionale già in ginocchio”, i sindacati hanno evidenziato “le pesanti criticità del nuovo piano di efficientamento varato dalla Regione”, illustrando così anche il percorso di mobilitazione che porterà alla manifestazione regionale per la sanità pubblica.

Nessun confronto

“Delle 1.100 assunzioni concordate insieme e quindi riconosciute anche dalla Regione, ad oggi ne sono state fatte poco meno di 100” ha ricordato il segretario generale di Cgil Umbria Vincenzo Sgalla. Il quale ha poi parlato di un Piano sanitario “realizzato senza aver ascoltato la comunità umbra e senza nessun confronto”. “Quello presentato dall’ assessore Coletto a fine 2021 non ci convinceva – ha spiegato Sgalla – e il riscontro lo abbiamo avuto con le assemblee fatte sui territori durante le quali è stato riscontrato un diffuso malessere che ci ha portato a raccogliere e poi consegnare 10 mila firme alla presidenza dell’ Assemblea legislativa. Anche in questo caso avevano annunciato la volontà di ascoltarci ma poi il 5 agosto, data indicativa, è stato adottato il nuovo Piano sanitario regionale. Chiedendoci poi anche scusa hanno dimostrato un rapporto offensivo non solo verso il sindacato ma soprattutto nei confronti dei cittadini e della comunità”. Il sistema sanitario regionale, ha poi ricordato Sgalla, “aveva difficoltà anche prima dell’ arrivo della Tesei e noi le avevamo denunciate ma poi il Covid e una Giunta che guarda solo ai tagli, alla privatizzazione e alla desertificazione del sistema sanitario pubblico, hanno fatto il resto”. “Veniamo da una sanità che era in crisi già da prima, la pandemia e l’ esplosione di una mala gestione hanno solo peggiorato la situazione” ha detto il segretario della Uil Maurizio Molinari.

Investimenti nel personale

“Occorre investire nel personale – ha aggiunto -, che è quello che ha salvato gli umbri dalla pandemia, e rifare una sanità pubblica vera senza che aleggi quel velo di privatizzazione che spaventa tutti”. Una situazione quindi, ancora secondo Sgalla, “che ci porta a manifestare per una sanità pubblica e universale”. Una sanità pubblica “forte” e universale è importante anche per Tatiana Cazzaniga della Fp Cgil dell’ Umbria, il sindacato dei lavoratori pubblici. “Siamo infatti – ha sostenuto – una regione con reddito individuale sotto i mille euro e con una povertà diffusa che impediranno alle persone di curarsi. Oggi, e lo vediamo bene in Umbria, c’ è la spinta verso la privatizzazione dei servizi, mettendo pubblico e privato sullo stesso piano. Questa situazione non se lo meritano né i cittadini né la nostra Costituzione e quindi non ci rassegniamo e, al di là delle delibere attuative, vogliamo combattere in piazza con i cittadini”. Per promuovere la mobilitazione è stato annunciato anche che sarà fatto un volantinaggio davanti ai presidi sanitari della regione. Unico rammarico, hanno infine sottolineato Cgil e Uil, “è di avere perso per strada in questo percorso la Cisl”.


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