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Sanità, il ministro Speranza a convegno a Perugia

Written by on 06/06/2022

Sanità, il ministro Speranza a convegno a Perugia

Un giornata di studio su 'tutela e dignità del debole' all'Unipg

06/06/2022

sanità speranza perugia

Il ministro della Salute, Roberto Speranza

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza, lunedì a Perugia per partecipare alla giornata di studio sul tema “Vulnerabilità psicofisica, esclusione, cronicità: proposte per la tutela della dignità del debole: un valore che cura” al dipartimento di medicina dell’Università degli Studi di Perugia. “Questa regione e questa Università possono diventare casa di buone pratiche per il resto del Paese per contribuire ad alleviare quel senso di solitudine che molte persone oggi attraversano” ha detto il rettore Maurizio Oliviero aprendo i lavori. L’incontro, attraverso vari interventi, vuole porre al centro una serie di ipotesi, di proposte e progetti che riguardano il tema della vulnerabilità psicofisica, con un approccio multidisciplinare alle tematiche relative ai soggetti deboli e vulnerabili sia nel contesto sociale che in quello familiare, attraverso il recupero del concetto di dignità. Per il rettore “l’Università è il luogo che deve dare visibilità alla dignità delle persone più deboli”. “Un paese civile come il nostro – ha aggiunto – deve porre al centro il senso di solitudine che è legato non solo ad alcuni disagi ma anche al contesto familiare e sociale”. Necessario – è stato poi sottolineato in alcuni interventi – aprire “un serio dibattito anche parlamentare, da sostenere e alimentare, per la tutela del debole”.

Tesei: “Disagi crescenti sui quali intervenire”

“Il fatto che ci sia il ministro e che ascolti servirà anche ad indirizzare le politiche nazionali che a volte non arrivano proprio a interpretare e sostenere alcuni progetti che invece sono molto importanti”: lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Per la presidente “ci sono disagi crescenti sui quali dobbiamo essere in grado di intervenire”. “Un tema delicato e di grande attualità – ha sottolineato Tesei – anche alla luce di nuovi bisogni che stanno emergendo anche per il periodo che abbiamo vissuto con un momento stressante per tutti”. Secondo la presidente della Regione, “politiche adeguate ci sono ma in questo momento cambiano anche le esigenze”. Per questo motivo, ha commentato Tesei, “gli interventi di oggi sono tutti autorevoli ed aiuteranno nei percorsi da intraprendere per essere efficaci per fronteggiare situazioni di questo genere”. “In Umbria – ha proseguito – le politiche a sostegno delle persone più fragili e con disagi e che riguardano tutte le fasce di età sono al centro delle nostre azioni”. E annunciando un video proiettato poi in aula del Serafico di Assisi, un’eccellenza non solo umbra che cura le disabilità gravi e complesse, Tesei ha ricordato che al ministro Speranza “è stato già presentato un progetto importante e speriamo che oggi sia l’occasione anche per concretizzare”. Dopo i saluti della presidente Tesei e del rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, ad introdurre i vari interventi è stato Vincenzo Nicola Talesa, direttore del dipartimento di Medicina e Chirurgia. A seguire sono intervenuti: Massimo Scalini, responsabile Psichiatria, Clinica Villa dei Pini, Firenze, sul tema “La dignità del debole: un valore che cura”; Alfonso Tortorella, Ordinario di Psichiatria, Università degli Studi di Perugia, su “Prevenzione e riabilitazione: nuovi paradigmi per la tutela della persona fragile”; Fabrizio Starace, direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche Ausl di Modena su “L’integrazione sociosanitaria come opzione strategica per l’assistenza territoriale”, quindi Diana Rondoni, avvocato del foro di Roma, su “Dal riconoscimento dei diritti alla loro effettività: la semplificazione e lo snellimento quale strumenti concreti di tutela della dignità del debole”.

Contestatori in attesa di Speranza

Una ventina di persone del Fronte del Dissenso, contrarie a vaccini e restrizioni per il Covid, hanno atteso all’esterno prima dell’inizio dell’incontro, l’arrivo del ministro mostrando cartelli di persone “vittime del vaccino” e striscioni con scritto “Speranza vai via sei tu la pandemia”. Con loro si è fermato a parlare a lungo il rettore Oliviero.

Covid, fase migliore

“In questo momento i numeri ci dicono che siamo in una fase migliore ma non significa che la pandemia è conclusa. Continuiamo con il nostro percorso tenendo un livello di attenzione e di monitoraggio ma anche di fiducia”, ha dichiarato Speranza, a margine del suo intervento per una giornata di studi organizzata dall’Università, in merito alla nuova sottovariante Ba5 di Omicron con alcuni casi registrati già in Portogallo e Germania. “Nella giornata di domani – ha detto Speranza – è prevista la nostra costante procedura di monitoraggio per verificare la prevalenza delle diverse varianti nel nostro Paese”. Il ministro ha poi ricordato che l’ Oms e le altre organizzazioni internazionali “continuano a sollecitare una attenzione che credo sia dovuta”. Ma Speranza ha voluto poi evidenziare il tema della “fiducia” perché, ha sottolineato, “il tasso di vaccinazione del nostro Paese è molto alto, tra i più alti d’ Europa e del mondo, e quindi questo ci dà sicuramente uno scudo protettivo molto importante”.

 


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