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Rimandata la rievocazione storica della Repubblica di Cospaia

Written by on 17/06/2020

Rimandata la rievocazione storica della Repubblica di Cospaia

17/06/2020

SAN GIUSTINO- La rievocazione storica dell’antica Repubblica di Cospaia, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, si vede costretta a rimandare l’appuntamento. L’evento, organizzato dal Comune di San Giustino, legato al territorio in cui gli abitanti convissero pacificamente senza alcuna legge scritta per quasi 400 anni, che si sarebbe dovuto svolgere domenica 21 giugno, tornerà il  prossimo anno. Una giornata senz’altro particolare, per ricordare quella che è la storia del tutto unica del Borgo, forse la più piccola del Mondo. La Repubblica di Cospaia, fu un microstato indipendente esistito dal 1441 al 1826 a causa di un errore nel tracciamento dei confini fra lo Stato Pontificio e la Repubblica di Firenze (poi Granducato di Toscana).

Il borgo di Cospaia ottenne, inaspettatamente, l’indipendenza nel febbraio 1441, quando papa Eugenio IV, impegnato nel conflitto con il Concilio di Basilea, cedette il territorio di Sansepolcro alla repubblica di Firenze. Per errore, nella designazione del confine, una piccola striscia di terreno non venne inclusa nel trattato che delimitava le frontiere, e i locali residenti dichiararono prontamente di non essere sottomessi ad alcuna autorità. L’equivoco nacque dal fatto che, a circa cinquecento metri dal torrente che doveva stabilire la demarcazione (chiamato semplicemente Rio), esisteva un omonimo corso d’acqua. Si costituì così una sorta di terra nullius i cui abitanti si autoproclamarono indipendenti, formalmente riconosciuta nel 1484. I cospaiesi, pertanto, preferirono basare la loro indipendenza sulla libertà totale degli abitanti, detentori tutti della sovranità, non affidata a nessun organo di potere, a differenza di altri Stati. Non esistevano, dunque, obblighi tributari con lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana, e le merci che transitavano nel territorio non erano soggette ad alcun dazio; era perciò una zona franca e cuscinetto.

Sebbene Cospaia si estendesse su appena trecentotrenta ettari (due chilometri di lunghezza per circa cinquecento metri di larghezza), i duecentocinquanta abitanti fecero tesoro della situazione e ne approfittarono per incrementare, fra i primi nella penisola italiana, la coltivazione del tabacco. Ancora adesso, alcune varietà di tabacco vengono definite con il nome di cospaia. Dopo diversi secoli di esistenza, Cospaia si ridusse però a un mero ricettacolo di contrabbandieri. Il concetto di libertà si era un po’ appannato a favore dei suoi privilegi, che attiravano persone di tutti i tipi, per motivi economici o per sfuggire alla giustizia dei due grandi Stati adiacenti. Dopo la parentesi napoleonica, il 26 giugno 1826, con un atto di sottomissione da parte di quattordici rappresentanti della repubblica, essa entrò a far parte dello Stato della Chiesa.

“L’emergenza sanitaria da Covid 19, ci vede costretti a rimandare l’appuntamento con la rievocazione storica -spiega l’assessore alle Politiche culturali del Comune di San Giustino, Milena Crispoltoni- che, anche quest’anno, avrebbe coinvolto le associazioni del territorio al fine di organizzare, all’interno della giornata del 21 giugno, dei momenti di aggregazione. A tal proposito, era nata l’idea di una caccia al tesoro basata proprio sulle peculiarità storiche, geografiche e su quello che fu il vissuto di questo piccolo Borgo da dove partì la coltivazione del tabacco che poi, lungo il tempo, si estese a tutta la nostra Valle. Non sarebbero poi, mancate iniziative, come la camminata sul sentiero del contrabbandiere e la proclamazione in ottava rima della storia della Repubblica di Cospaia. Appuntamento, quindi, al 2021”.


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