
Covid, la presidente Tesei in pressing sul governo per avere l’Umbria in zona gialla
Written by pierpaoloburattini on 08/04/2021
Covid, la presidente Tesei in pressing sul governo per avere l’Umbria in zona gialla
La presidente della Regione giovedì incontrerà il premier Draghi insieme agli altri presidenti in Conferenza Stato-Regioni
08/04/2021

Un cartello di un negozio che avvisa i clienti della chiusura a causa del Coronavirus
Tesei nel corso dell’intervista ha sottolineato che “quando è stato necessario abbiamo fatto anche noi ordinanze restrittive perché era utile farle ma in questo momento l’Umbria sarebbe in ‘zona gialla’ e, sempre con il principio di massima cautela, è dannoso continuare a tenere chiuse attività che possono invece lavorare in sicurezza. quello che valeva prima deve poter valere anche oggi; speriamo che il governo rifletta su questo e dove possibile riapra”.
Vaccini Per quanto riguarda, invece i vaccini, Tesei nel corso dell’intervista ha dichiarato che l’Umbria sta andando avanti “in base a quelle che sono le dosi che arrivano – ha sottolineato – e quindi non sempre si possono rispettare le programmazioni, ma il generale Figliuolo ci ha garantito le quantità con una prospettiva di incremento interessante a partire dalla prossima settimana”. Quanto all’annunciato stop durante il giorno di Pasqua e Pasquetta, la presidente ha spiegato che la scelta “è stata dettata dal fatto che la sanità regionale ha ritenuto di dover conservare 3.500 dosi per il richiamo e la seconda dose perché non avevamo avuto ancora conferma delle forniture successive. L’Umbria è arrivata a vaccinarne circa il 50%, con la prima dose somministrata a 71 mila aventi diritto. Alcuni però – ha concluso la presidente della Regione – non hanno fatto ancora la prenotazione ed è per questo motivo che li stiamo sollecitando attraverso un intervento diretto dei medici di medicina generale”.
Richiesta Intanto la Fipe, che rappresenta oltre 5 mila bar e ristoranti, ha lanciato una nuova campagna di mobilitazione in vista della manifestazione del 13 aprile a Roma. La Fipe ha chiesto alla Regione di programmare da subito la richiesta di una riapertura delle attività sia a pranzo che a cena, non oltre il 24 aprile, con prenotazione obbligatoria per garantire la massima sicurezza, e vuole che Palazzo Donini che si faccia garante con il sistema bancario perché le imprese possano accedere a finanziamenti a tasso agevolato adeguati al fatturato perso, con almeno due anni di preammortamento. In più si vuole una modifica della legge sulle sagre, riducendone la durata e uno stop per tutto il 2021.