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Nuova puntata di Mondo Migliore

Mondo Migliore

Storie di solidarietà, volontariato e carità

Tutti i mercoledì alle 17.05 e in replica il giovedì alle 11.05

condotto da Annalisa Marzano Il programma "Mondo migliore" vuole raccontare la bellezza e la creatività del volontariato e della carità, attraverso le storie di chi dedica la propria vita, anche solo per qualche ora a settimana, al farsi prossimo a chi vive in situazioni di povertà, bisogno, difficoltà. Incontri, testimonianze, iniziative e luoghi che ci parlano del grande lavoro di associazioni, movimenti, istituzioni, “opere-segno” Caritas e progetti di Sovvenire e 8xMille della Chiesa Cattolica. Ma non saranno solo le realtà ecclesiali a essere protagoniste del programma. Tutto ciò che si lega alla parola “solidarietà” sarà al centro del racconto.


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‘Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo’: inaugurazione il 30 ottobre

Written by on 27/10/2021

‘Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo’: inaugurazione il 30 ottobre

Fino al prossimo 9 gennaio, l'evento inserito nel calendario delle celebrazioni dei Cinquecento anni dalla morte del grande artista del Rinascimento italiano

27/10/2021

Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo'

Il Gonfalone della Santissima Trinità, opera su cui si snoda la mostra 'Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo'

Dopo essere stata rinviata più volte, apre finalmente i battenti la mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo. Da sabato 30 ottobre, gli spazi della Pinacoteca Comunale di Città di Castello sono pronti ad ospitare l’esposizione curata da Marica Mercalli (già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio culturale del Ministero della cultura) e da Laura Teza (professore associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia).

Un evento, promosso dal Comitato regionale umbro per le celebrazioni raffaellesche, dal Comune di Città di Castello e dalla Regione Umbria, inserito nel calendario per i Cinquecento anni dalla morte del grande artista del Rinascimento italiano.

Presso la cornice della Cannoniera di Palazzo Vitelli, viene allestito un percorso nato per sottolineare la centralità di Città di Castello come snodo della vita artistica del Sommo pittore. Infatti, proprio nell’Alta Valle del Tevere, l’artista mosse i primi passi come maestro autonomo, realizzando tra 1500 e 1504 quattro opere quali l’Incoronazione di San Nicola da Tolentino per la chiesa di Sant’Agostino, il Gonfalone della Santissima Trinità per l’omonima Confraternita, la Crocifissione Gavari per Domenico Gavari a San Domenico e lo Sposalizio della Vergine per la Cappella Albizzini di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco. Cuore dell’esposizione è, appunto, il Gonfalone della Santissima Trinità, unica opera del maestro urbinate rimasta in Umbria, conservata nella Pinacoteca tifernate e considerata dalla critica uno dei suoi primi dipinti.

“Il Gonfalone -spiegano le due curatrici- testimonia il processo graduale di affrancamento di Raffaello dal suo maestro Pietro Vannucci detto il Perugino e il confronto diretto con Luca Signorelli, uno degli artisti  da lui più studiati negli anni della sua giovinezza”.

L’opera, eccezionalmente sottoposta ad una revisione del restauro da parte dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), rimarrà in modo permanente nella Pinacoteca in una sala in cui è stato trasferito anche il Martirio di San Sebastiano di Luca Signorelli.

La mostra, che si avvale di importanti prestiti dai musei nazionali e internazionali, tra questi, i dipinti l’Eterno e la Vergine, conservati al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli e sottoposti a restauro nell’ambito dell’evento, e la testa di Angelo alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Inoltre, i frammenti de L’Incoronazione di San Nicola da Tolentino, opera con cui il pittore esordì come magister, a soli 17 anni, che tornano nel luogo dove furono dipinti per la prima volta. Di quest’opera, danneggiata dal terremoto del 1789, sarà presentata durante la mostra una ricostruzione virtuale che diventerà installazione permanente nella Pinacoteca. A chiudere il percorso espositivo, sarà lo Sposalizio della Vergine (1504), il dipinto che segna la svolta nella carriera di Raffaello e la cui impostazione si misura, in un confronto voluto e serrato, con l’analogo soggetto che Pietro Perugino stava preparando per il Duomo di Perugia. Allo Sposalizio Stefano Lazzari della Bottega Artigiana Tifernate dedicherà una riproduzione fedele che rimarrà nel percorso museale, e prenderà forma nel corso dell’evento.

A fare da corredo alla mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, il catalogo, che contiene una sezione dedicata all’edizione critica dei documenti relativi alla presenza di Raffaello a Città di Castello, curato da Laura Teza e Marica Mercalli, e pubblicato da Silvana Editoriale.

Composto di oltre duecento pagine, contiene un ricco apparato iconografico e diciassette saggi, a cura di alcuni tra i più importanti studiosi di Raffaello nel panorama internazionale, in cui si analizza l’attività giovanile dell’artista urbinate negli anni trascorsi nella città umbra tra 1499 e 1504.

 


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