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Prorogata la mostra ‘Back to Deruta.Sacred and Profane Beauty’

Written by on 10/07/2018

Prorogata la mostra ‘Back to Deruta.Sacred and Profane Beauty’

10/07/2018

Una delle preziose ceramiche esposte nella mostra 'Back to Deruta. Sacred and Profane Beauty'

DERUTA (PG)- Visto il successo di pubblico, è stata prorogata l’apertura della mostra Back to Deruta. Sacred and Profane Beauty. L’iniziativa organizzata dal Comune di Deruta, nell’ambito delle azioni di valorizzazione e recupero del patrimonio culturale locale, presenta presso la Sala Magnini del Museo Regionale della Ceramica un percorso attraverso ventiquattro antiche maioliche di elevatissimo pregio prodotte dagli  artigiani derutesi fra la seconda metà del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento, in gran parte provenienti dall’estero da importanti collezioni private.

L’esposizione, che rappresenta l’edizione italiana della mostra Sacred and Profane Beauty, Deruta Renaissance Maiolica gia’ presentata alla Frieze Masters di Londra nello scorso anno, è curata da Giulio Busti e Franco Cocchi assieme a Camille Leprince e Justin Raccanello (che hanno selezionato le opere in mostra), con la consulenza di Elisa Paola Sani già collaboratrice del Victoria & Albert Museum, oggi tra i massimi esperti di ceramica rinascimentale. Partendo dai documenti esposti accanto alle opere, la mostra fa conoscere al pubblico la plurisecolare tradizione derutese, incentivata dalla favorevole posizione geografica del territorio che, attraversato dal fiume Tevere e circondato da paesaggi collinari, ha potuto da sempre contare su ottima argilla finissima e abbondante legname per le fornaci.

Back to Deruta. Sacred and Profane Beauty, rappresenta, quindi, un’occasione per poter ammirare maioliche di elevatissimo pregio prodotte dalle botteghe artigiane locali dai migliori pittori e vasai derutesi del Rinascimento. Un lavoro, ispirato ai grandi pittori del tempo come Perugino e Pinturicchio, che si sviluppò attraverso soggetti di carattere sacro e profano, da cui il titolo della mostra, combinati al variegato repertorio decorativo elaborato dai maestri locali. Uno stile caratteristico, che ebbe uno straordinario successo e notorietà, divenendo una delle espressioni artistiche non secondarie del periodo.

“La mostra Back to Deruta -spiega il sindaco Michele Toniaccini– rappresenta un ulteriore importante tassello, nell’ambito delle azioni di valorizzazione e recupero del patrimonio culturale locale. Forme, colori e motivi decorativi testimoniano il ricco e prestigioso dialogo che le manifatture derutesi ebbero con la pittura umbra del periodo rinascimentale, una varietà di forme che include albarelli, vasi su alto piede, bottiglie da farmacia, bacili da versatore e piatti da pompa che per decorazioni e iconografia. Un’iniziativa, che conferma Deruta come Città della Ceramica, che arriva a margine della firma del Progetto Integrato per la realizzazione della Strada della Ceramica in Umbria, che vede coinvolti attraverso un Protocollo d’Intesa oltre al nostro comune quelli di Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto per il rilancio di un settore importante per l’economia dell’Umbria“.

 


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