
Presentato a Terni il III Rapporto Caritas sulle povertà in Umbria
Written by enricotribbioli on 10/11/2021
Presentato a Terni il III Rapporto Caritas sulle povertà in Umbria
In vista della V Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco e a due giorni dall’incontro dello stesso pontefice nella basilica di Santa Maria degli Angeli
10/11/2021

Un momento della presentazione del III Rapporto Caritas sulla povertà in Umbria
Evidenzia un aumento di interventi il III Rapporto Caritas sulle povertà in Umbria 2020, presentato in vista della V Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco e a due giorni dall’incontro dello stesso pontefice con un gruppo di poveri nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, presso la sala conferenze del Museo Diocesano e Capitolare di Terni. Presenti, monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, presidente della Conferenza Episcopale Umbra (Ceu) e delegato per il servizio della carità, di monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia, di professor Marcello Rinaldi delegato regionale della Caritas, di Velia Sartoretti volontaria Caritas che ha raccolto ed elaborati i dati, del professor Pierluigi Grasselli, economista.
Stando ai dati raccolti nei Centri di ascolto Caritas delle otto diocesi umbre, in totale nel 2020 sono state 3.516 le persone che si sono rivolte all’ente della Cei, il 53% circa donne e il 52% straniere.
Dati, che evidenziano come la povertà abbia sempre più natura strutturale e si caratterizzi da tempo per una elevata quota di famiglie in stato di povertà assoluta.
Su un totale di 7.830 richieste di aiuto, l’incidenza più elevata ha riguardato i bisogni strettamente collegati ad una condizione di povertà, come sussidi economici o altre tipologie di beni o servizi (35,9%), seguiti dalla richiesta di occupazione (29,1%), dai bisogni legati alla famiglia (8,7%), alla casa (8,2%), all’immigrazione (5,5%), alla salute (4,6%). Molte, secondo quanto emerge dal rapporto, le richieste di aiuto indotte dagli effetti del Covid: sono state infatti 782 le nuove persone che si sono avvicinate alle Caritas, con una forte presenza di italiani.
Sempre nello scorso anno, le otto Caritas dell’Umbria hanno accresciuto in modo rilevante il volume e le modalità degli interventi: ne sono stati operati oltre settantasette mila, tra cui 4.472 per beni e servizi materiali, 15.436 per l’alloggio, 11.132 per l’ascolto, 2.897 per sussidi economici.
“Le statistiche -ha sottolineato monsignor Boccardo- dicono che nonostante i segnali di ripresa, la nostra regione fa fatica anche rispetto ad altre che hanno maggiore slancio”.
Il III Rapporto Caritas sulle povertà in Umbria 2020, mostra anche come stia cambiando la composizione dei poveri, con la presenza di disoccupati (669), ma anche di occupati (585).
“Preoccupante – secondo il delegato regionale Rinaldi- anche il fenomeno dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, che, anche se non quantificato in Umbria, è comunque da mettere in rilievo”.