
Presentata a Spoleto la mostra ‘Capolavori del Trecento’
Written by Enrico Tribbioli on 08/04/2018
Presentata a Spoleto la mostra ‘Capolavori del Trecento’
08/04/2018

La Pala del Maestro di Cesi, una delle opere in esposizione nella mostra 'Capolavori del Trecento'
SPOLETO- Capolavori del Trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino, è il titolo del progetto espositivo che valorizzerà lo straordinario patrimonio artistico prodotto tra la fine del Duecento e la metà del Trecento, che si espresse in Umbria con un grande fermento politico, religioso, sociale e artistico. Un percorso attraverso settanta opere tra straordinari fondi oro e sculture di primo Trecento, provenienti da prestigiose raccolte nazionali e internazionali, ideato e curato da Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori, che si terrà dal 24 giugno al 4 novembre.
Quattro le sedi nelle quali si svilupperà la mostra : a Trevi la Raccolta d’Arte di San Francesco, a Spoleto il Museo Diocesano – Basilica di Sant’Eufemia e il Museo Nazionale del Ducato, a Montefalco il Complesso Museale di San Francesco. Mentre, dallo Spazio Arte Valcasana di Scheggino partiranno gli itinerari territoriali.
Un importante evento, che è stato presentato a Spoleto, alla presenza della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal Vice sindaco di Spoleto Maria Elena Bececco, dal Sindaco di Trevi Bernardino Sperandio, dal Sindaco di Montefalco Donatella Tesei, dalla Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria Marica Mercalli, da Paola Mercurelli Salari del Polo museale dell’Umbria, da Monsignor Giampiero Ceccarelli in rappresentanza della Archidiocesi di Spoleto – Norcia, dal Presidente Associazione Rocca Albornoziana Salvatore Finocchi.
Capolavori del Trecento, rappresenterà un grande progetto che permetterà di ammirare significative testimonianze della pittura trecentesca, come il Dittico Cini proveniente dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Dittico Poldi Pezzoli dal Museo Poldi Pezzoli di Milano opere del Maestro della Croce di Trevi, il Dittico reliquiario dal Victoria and Albert Museum di Londra e il Trittico con Incoronazione della Vergine dal Museo Marmottan Monet di Parigi entrambi del Maestro di Cesi, la Madonna di Fossa dal Museo Nazionale d’Abruzzo de L’Aquila e il Trittico Bohler anch’esso del Maestro di Fossa dall’Alana Collection di Newark (USA), le Storie dei Santi Biagio e Caterina del Maestro di Cesi e le Storie della Passione di Cristo del Maestro di Fossa dall’Appartamento pontificio di rappresentanza del Vaticano.
“Una grande mostra frutto di una collaborazione tra enti ed istituzioni -ha spiegato la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini– realizzata grazie ad un’operazione di ricerca scientifica, culturale e storica. Questo, per contribuire, da una parte al recupero della memoria storica attraverso le opere di grandi maestri che hanno segnato l’identità artistica e spirituale dell’area compresa tra la Valnerina e lo Spoletino, e dei territori di connessione con le Marche e con l’Abruzzo, dall’altra a promuovere il territorio dal punto di vista turistico”.