InBlu2000 è l’emittente della Conferenza episcopale italiana del cui circuito fa parte anche Umbria radio.
Da radio InBlu arrivano i radiogiornali [...]
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Continua il monitoraggio della Regione Umbria sulla zona dell’Alta valle del Tevere, in particolare ad Umbertide dove giovedì la terra è tornata a tremare. Il punto della situazione nello speciale di XL News di Umbria Radio insieme al collega Fabrizio Ciocchetti, residente proprio ad Umbertide, che ci racconta la sua esperienza. Il collega Alessandro Minestrini ha raccolto la testimonianza di don Renzo Piccioni Pignani parroco di Montecorona. Infine l’analisi di Marco Menichetti geologo dell’università di Urbino.
Da giovedì sera la sede della Protezione civile di Foligno è diventato il centro operativo per coordinare le operazione di emergenza legate al terremoto che ha riguardato la zona dell’Alto Tevere. Presente la presidente della Regione, Donatella Tesei, gli assessori Enrico Melasecche e Luca Coletto, i direttori regionali alla Protezione Civile e Sanità, il prefetto di Perugia Armando Gradone, questore e comandanti delle forze ordine, e dell’esercito. Lo annuncia Palazzo Donini. Venerdì mattina, dopo il sopralluogo della stessa presidente ad Umbertide e Pierantonio insieme al sindaco, a Foligno una nuova riunione per fare il punto della situazione. “La Regione – si legge ancora in una nota – in tutte le sue diramazioni è pienamente operativa dal suo centro operativo di Foligno e sul territorio”.
Un “importante precedente a tutela dell’articolo 21 della Costituzione che sancisce il diritto dei cittadini ad essere informati”. Così la Federazione nazionale della stampa italiana definisce la sentenza del 24 febbraio del Tribunale di Spoleto relativamente al caso Ceraso-Galli. La vicenda processuale era partita con una querela da parte di Leodino Galli, membro del consiglio di amministrazione della Banca popolare di Spoleto, nei confronti del giornalista spoletino Carlo Ceraso per un articolo del 12 marzo 2017. Archiviato le accuse di diffamazione a mezzo stampa a carico dell’autore dell’articolo, la Procura spoletina ha dato il via, per sua iniziativa diretta, al procedimento per calunnia nei confronti di Galli che aveva querelato ingiustamente il giornalista pur sapendo che quanto aveva scritto corrispondeva al vero. Grande sostegno attorno al collega Ceraso da parte dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, rappresentati dall’avvocato Simone Budelli, della Fnsi e dell’Associazione stampa Umbra. Le parole di Luca Benedetti, consigliere dell’Ogd Umbria, Massimiliano Cinque, presidente Asu, l’avvocato Rita Urbani e il presidente di Fnsi Vittorio Di Trapani.
In questa puntata di XL News parliamo di sport e in particolare di tennis perchè sabato scorso, 4 marzo, è stata celebrata la Giornata mondiale del tennis. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una nuova primavera di questo sport nella nostra regione. Il numero di chi gioca sta aumentando, come pure la bravura dei nostri atleti. Basti pensare che tra le prime 200 posizioni della classifica mondiale dei tennisti ci sono 17 italiani, tra cui 1 umbro. Stiamo parlando di Francesco Passaro che ha 22 anni ed è 111° al mondo. Abbiamo chiesto al presidente della Federazione italiana tennis e padel Roberto Carraresi di raccontarci i successi del tennis in Umbria negli ultimi anni e al giovane imprenditore Andrea Boco di spiegarci come ha deciso di investire nel padel.
In questa puntata di XL News parliamo di giovani e in particolare dei giovani che si apprestano a vivere la prossima Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto, sul tema “Maria si alzò e andò in fretta”. Lo scorso fine settimana si è tenuto a Roma un convegno di preparazione all’evento, la “Fiera della Gmg”, organizzata dal Servizio nazionale di pastorale giovanile e pensata per i responsabili diocesani, i loro collaboratori ed educatori, gli incaricati degli istituti di vita consacrata e delle aggregazioni laicali che accompagneranno i giovani a Lisbona.
Anche la delegazione umbra ha partecipato all’evento. Abbiamo chiesto a Annamaria Bartolini della diocesi di Foligno, incaricata regionale laica di Pastorale giovanile, di raccontarci questa esperienza di preparazione.
Il caso Alfredo Cospito e la città Perugia. Non sono pochi i punti di contatto tra le due realtà. Alfredo Cospito, l’anarchico in carcere al 41bis è in sciopero della fame da oltre 120 giorni. Un caso, questo di Cospito, che sta interessando i vertici della politica nazionale e non solo. “Assolutamente convinto delle proprie ragioni. Non arretra. Una persona che è convinta di sé e di quello che sta facendo“. Lo ha riferito il legale di Cospito, Flavio Rossi Albertini, a seguito di un incontro con l’anarchico nel carcere milanese di Opera, dove è stato trasferito nuovamente ieri mattina dopo un periodo di ricovero all’ospedale San Paolo.
Anche Perugia ha un ruolo nel caso, perché proprio la Procura perugina ha emesso la prima ordinanza cautelare per Alfredo Cospito. Lo ha dichiarato il procuratore di Perugia, Cantone. Il 14 marzo il tribunale del riesame di Perugia dovrà nuovamente esaminare la richiesta di annullare le misure cautelari nei confronti di Cospito. Proprio in questi giorni sono anche comparse sui muri della Facoltà di Economia e Commercio e Scienze Politiche di Perugia di scritte inneggianti l’abolizione del 41-bis. Ne abbiamo parlato nel nostro XL News assieme all’Avvocato Simone Budelli, cassazionista e docente di ruolo di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi di Perugia.
Sono i temi economici al centro della nostra informazione extra-large, in particolare quelli delle piccole e medie imprese, del credito, le banche, i tassi di interesse e il fondo di garanzia per le aziende.
La copertina del libro “Più credito per tutti?”
Ci sono la mano e le competenze dell’eugubino Leonardo Nafissi e del perugino Stefano Cocchieri, insieme ad Alessandro Messina, nelle pagine di un libro che affronta un aspetto centrale della democrazia finanziaria in Italia, fondamentale per lo sviluppo economico e per favorire l’occupazione: il rapporto tra le piccole imprese e il sistema bancario. Il volume “Più credito per tutti? Vent’anni dal Fondo di Garanzia delle Pmi, tra passato, crisi Covid e futuro” è pubblicato da Ecra – Edizioni del Credito Cooperativo.
Abbiamo incontrato i due autori umbri del volume: Leonardo Nafissi, già direttore nazionale della federazione dei Confidi, consulente su finanza alternativa (Fintech), oltre che credito per le Pmi e per gli stessi Confidi; e Stefano Cocchieri, giornalista ed ex responsabile finanza agevolata Unicredit, che ora si occupa di consulenze per banche e associazioni.
A un anno dall’inizio della guerra di Ucraina, venerdì 24 febbraio al teatro Lyrick di Assisi, c’è stato il concerto per la pace “Fratelli tutti” con il gruppo musicale del Gen Verde, nato all’interno dell’esperienza del Focolare. Più di mille partecipanti, provenienti da tutta l’Umbria, e da più lontano, per un appuntamento promosso dalla famiglia francescana e sostenuto dalla Fondazione Assisi Missio e dalle Edizioni Frate Indovino. Le offerte raccolte serviranno a sostenere le iniziative di solidarietà della “Casa Padre Pio” di Kyiv, che cerca di dare sollievo materiale, psicologico e spirituale alle madri dei caduti in guerra.
Il concerto “Fratelli tutti” del Gen Verde ad Assisi
Nella mattinata di venerdì, fra Marek Miszczyński, ministro provinciale dei Cappuccini di Cracovia e della Custodia d’Ucraina, ha voluto affidare la pace in Ucraina alla tomba del Poverello di Assisi, insieme confratelli della famiglia francescana di Assisi. Una cerimonia breve, intensa, che si unisce alla lunghissima serie di iniziative per la pace che hanno preso avvio dal francescanesimo a otto secoli dall’inizio della sua storia.
Abbiamo raccolto la testimonianza proprio di fra Marek, insieme a quelle di fra Simone Calvarese, il nuovo ministro dei Frati cappuccini del centro Italia, costituita dalla fusione delle province dell’Umbria, di Roma e dell’Abruzzo, e di Max Paiella della squadra radiofonica del Ruggito del Coniglio di Radio 2.
Venerdì sarà un anno esatto dall’inizio dell’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, già in corso dal 2014. Il 24 febbraio 2022 le forze armate russe entrarono nei confini ucraini dando il via a quella che può essere considerata una vera e propria crisi umanitaria, con l’esodo
imponente di bambini, donne e giovanissimi ucraini che non sono rimasti a combattere in patria. In sole due settimane dallo scoppio del conflitto, si è dimostrata l’emergenza umanitaria europea più grande dal secondo dopoguerra. In Italia sono arrivate dall’Ucraina oltre 173 mila persone. Secondo le ultime stime delle associazioni di accoglienza e italo-ucraine, molti di loro sono già rientrati in patria, almeno 50 mila profughi. Tantissime le iniziative a favore delle popolazioni accolte in Umbria da parte di associazioni ed enti e innumerevoli gli accorati appelli alla pace che in questi 12 mesi sono partiti dal cuore verde d’Italia. In questo speciale di Xl News ripercorriamo insieme quelle che sono state le iniziative e le storie più significative di questi 365 giorni di conflitto.
Pace, ecumenismo, fratellanza: è il messaggio di pace che verrà lanciato venerdì 24 febbraio dal palco del Lyrick di Assisi dai ministri provinciali delle famiglie francescane nel corso dell’evento ‘Fratelli tutti. Musica per la Pace’, concerto del Gen Verde, in occasione del primo anniversario dell’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. “Nulla è perduto con la pace, ma tutto può essere perduto con la guerra”, spiegano Paolo Friso, direttore edizioni Frate Indovino, e fra Carlo Maria Chistolini, presidente della fondazione Assisi Missio, tra gli organizzatori dell’evento, citando papa Pio XII. “Volevamo fare di più per ribadire la nostra scelta assoluta e decisiva per la pace – spiega Frisio -. Il concerto ci è sembrato un modo per far risuonare forte il nostro ‘mai più la guerra’”. Messaggio che verrà lanciato anche dal carcere di Capanne di Perugia dove, nel pomeriggio di venerdì, si terrà lo stesso concerto per i detenuti perché “la pace deve tornare prima nei nostri cuori, anche in quelli di chi è scartato dalla società”. Quella pace che “il Signore è venuto a donarci – sottolinea fra Carlo Maria -. Lo shalom è il primo regalo che Cristo risorto ha fatto ai suoi discepoli nel cenacolo. Una pace interiore che possa irradiare la bontà nell’umanità intera affinché possiamo diventare noi stessi strumenti di pace. Con la guerra ci si rimette tutti” sottolinea il frate citando Papa Francesco. “Dobbiamo coltivare il desidèrio di pace. Noi non ci vogliamo arrèndere ai potenti, ai prepotenti, vogliamo credere che il bene è più forte e che si diffonde – conclude -. Dimostriamo che siamo assetati di bène e di pace”.
Siamo entrati nelle corsie e nella sala operatoria del reparto di Neuroradiologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per raccontarvi come lavora l’equipe che ha realizzato per prima in Italia un’importante operazione alla colonna vertebrale. Si tratta di un intervento interspinoso percutaneo mininvasivo di stabilizzazione lombare che è stato eseguito qui per la prima volta in Italia. Solo cinque i casi in Europa per questa nuova procedura eseguita dall’equipe di neuroradiologia interventistica extravascolare dell’ospedale perugino su un paziente di 59 anni.
La sala operatoria della Neuroradiologia dell’ospedale di Perugia
Questo tipo di trattamento consente di evitare l’intervento chirurgico tradizionale che prevede il posizionamento di barre e viti metalliche e tempi maggiori di degenza ospedaliera. Il paziente era affetto da lombalgia cronica che gli procurava dolori e problemi di deambulazione. Di solito, questo tipo di procedura chirurgica è chiamata fusione intersomatica lombare anteriore e posteriore e viene eseguita – appunto – tramite chirurgia tradizionale. Per la prima volta è stata invece effettuata per via percutanea, attraverso due piccole incisioni cutanee di circa un centimetro mediante guida fluoroscopica (cioè monitorando con raggi X) utilizzando un angiografo biplano. Un’ora di intervento, in anestesia locale e sedazione profonda.
Nello speciale di XL News – l’informazione extra-large di Umbria Radio InBlu – ne abbiamo parlato con i medici Andrea Fiacca, direttore della struttura complessa di Neuroradiologia, Roberto Pantaleoni e Lucio Bellantonio.
In questa puntata di XL News arte e cultura, perché dopo ben due secoli torna dalla Francia il gioiello del Perugino “Lo sposalizio della Vergine”, in occasione della mostra “Il meglio maestro d’Italia. Perugino e il suo tempo” pensata dalla Galleria nazionale dell’Umbria per il quinto centenario della morte del Divin pittore.
Abbiamo chiesto a Veruska Picchiarelli, che ha curato la mostra insieme al direttore della Galleria nazionale Marco Pierini, di raccontarci il lavoro di preparazione della mostra fino ad oggi. A seguire l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, presenta i prossimi appuntamenti nell’ambito delle celebrazioni per il quinto anniversario della morte del Perugino.
Textualities è il primo master di alta formazione sulla testualità nei suoi vari ambiti d’utilizzo. Un corso di formazione nato da un progetto di Arci Spazio Humanities APS in partenariato con l’Università degli Studi di Perugia, che verrà presentato mercoledì 8 febbraio nel corso dell’evento pubblico ‘Un universo di cultura’, nei locali di Umbrò a Perugia. Un importante offerta formativa articolata in due opzioni: un Master di I livello di durata annuale e un corso di formazione intensivo della durata di trenta ore. Il progetto nasce dall’idea che “nella realtà contemporanea c’è la necessità di disporre di professionisti in possesso di strumenti di produzione e comprensione della testualità”. Così Maria Borio, ricercatrice dell’Università degli studi di Perugia dipartimento di Lettere, e Valerio Massaroni di CentroScritture, presentano il nuovo master che partirà a maggio e avrà la durata di un anno accademico e al suo termine verranno riconosciuti ai partecipanti 60 crediti formativi. Le iscrizioni apriranno a fine febbraio/inizio marzo.
Chiara Mosca ha 29 anni ed ha una malattia rara. Il 4 febbraio, a Perugia, presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Io sono rara e tu?”, nel quale racconta la sua storia. Nata in un paesino della provincia di Bergamo nel 1993, ha da subito scoperto di essere affetta da una malattia rara: la displasia ectodermica. Un difetto genetico dello sviluppo ectodermico con malformazioni delle strutture ectodermiche; ha una prevalenza di circa 1/15.000.
Chiara nella sua vita ha incontrato la depressione, la frustrazione per un’esistenza forzatamente diversa. Ma non si è mai persa d’animo, ha sempre lottato per riuscire a vivere con il sorriso. Lavora come modella per alcune aziende di ricostruzione e trapianto di capelli. Nel 2014 incontra Papa Francesco: un’altra forte esperienza che la spinge a continuare a lottare. In Umbria da quando aveva 22 anni, anche se già fa parte dell’associazione nazionale Displasia Ectodermica, ha l’obiettivo di continuare a fare rete in regione e non solo. La scrittura ed il suo romanzo è un primo passo.
Sabato 4 febbraio, alle ore 15, Chiara presenterà il suo libro “Io sono rara e tu?”, presso la sala congressi dell’Hotel Giò, in via Ruggero d’Andreotto a Perugia. Il romanzo, realizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale displasia ectodermica, è già disponibile online sulla piattaforma Amazon.
Nel nostro XL News, l’intervista completa a Chiara. Riascolta il podcast qui sotto:
I due fatti di cronaca nei carceri di Capanne a Perugia e di Sabbione a Terni hanno riacceso i riflettori sulla situazioni degli istituti penitenziari in Umbria. Mancanza di organico, poca formazione e mancanza di strutture adeguate per far fronte al costante aumento del numero dei detenuti con problemi mentali sono i principali problemi delle carceri nella nostra regione, in parte derivanti dalla soppressione del Provveditorato Umbro e del suo accorpamento a quello della Toscana. Il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, da anni denuncia la situazioni delle carceri regionali umbre che “vivono tutte le criticità e le emergenze del sistema penitenziario nazionale, in particolar modo la carenza organica dei diversi comparti, il sovraffollamento nonché le carenze strutturali di una struttura che non può essere sottoposta ad ulteriori criticità con l’avventata assegnazione di soggetti problematici”. Ma anche che sono sempre più i detenuti trasferiti “nella discarica umbra dall’ufficio detenuti del Provveditorato”. “Sono anni – spiega Fabrizio Bonino, segretario umbro del sindacato – che denunciamo come l’Umbria sia straziata da questa politica e chiediamo davvero di essere accorpati ad una altro provveditorato meno patrigno”. Alla luce di questa situazione il sindacato chiede di accelerare sulla creazione delle Rems, Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che non esistono in Umbria, nonostante “con la legge 30 maggio 2014, n. 81, dal 1 aprile 2015, l’esecuzione delle misure di sicurezza negli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e nelle case di cura e custodia è stata sostituita dall’esecuzione nelle Rems, relativo a interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri”. “Da un punto di vista morale, non è giusto abbandonare a se stessi soggetti che hanno problemi di questo genere, non è degno di uno stato che si vuole definire civile” ha concluso Bonino.
Giornata della Memoria: la storia degli ebrei in Umbria. Dal 2005 orami ogni anno, il 27 gennaio, si ricorda questa giornata. Una data simbolo che ci riporta a quel lontano 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa aprirono i cancelli e liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Un giorno che serve sopratutto a ricordare le vittime dell’Olocausto e le terribili azioni compiute durante le deportazioni nazi-fasciste.
In Umbria, durante il periodo delle leggi razziali, abitavano circa 200 ebrei: un numero non eccessivamente elevato. Nessuno di loro fu deportato ad Auschwitz o in altri campi di concentramento. Ma questo non significa che l’Umbria non abbia toccato con mano l’Olocausto, le persecuzioni razziali e il nazi-fascismo. A dimostralo è il numero di Giusti tra le Nazioni, ovvero coloro che per lo Yad Vashem hanno salvato la vita anche di un solo ebreo mettendo a repentaglio la propria. Dei 392 italiani, attualmente riconosciuti, ben 15 sono umbri. Ciò significa che il sistema di deportazioni nella nostra regione non ha funzionato anche perché gli umbri non hanno voluto che fuzionasse.
Nel nostro XL News ricostruiamo la storia e l’importanza degli ebrei in Umbria, grazie alla studiosa Maria Luciana Buseghin, Presidente dell’Associazione Italia – Israele di Perugia. Antropologa culturale e scrittrice, si è occupata molto di arti tessili, soprattutto umbre ma più in generale della cultura materiale e simbolica. Da anni studia le tradizioni sibilline e l’ebraismo.
Venerdì 27 gennaio, si celebra la Giornata della memoria in ricordo delle vittime dell’olocausto. Istituita con la risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, venne stabilita il 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Tanti gli appuntamenti in Italia e in Umbria per non dimenticare una delle pagine più nere della storia.
Trevi ha un nuovo polo culturale nel complesso dell’ex convento di San Francesco. L’antico complesso francescano, un tempo centro della vita spirituale del territorio, è ora visibile al pubblico dopo lunghi restauri ed è stato trasformato in un centro culturale in risposta all’esigenza di un borgo. Tra i Borghi più belli d’Italia, Trevi, ha puntato molto sulla conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale. La nuova struttura raccoglie insieme le tre anime del museo e i diversi fondi e acquisizioni. Biblioteca, archivio, raccolte archeologiche, artistiche e antropologiche. Accanto alle raccolte museali si è, infatti, unito un patrimonio di varie conoscenze, dall’archivio storico alla biblioteca. Una nuova vita alla sigla Mab, acronimo di Museo Archivio e Biblioteca.
Nella nuova struttura vi hanno così trovato sede la biblioteca intitolata a Carlo Zenobi, la biblioteca dei ragazzi intitolata a Lucia Genga, la biblioteca Alberto Donati, la biblioteca Arusia, l’Archivio storico comunale, la biblioteca archivio Augusto Bartolini, le sedi delle associazioni culturali, la sala Digipass, una sala conferenze, il Museo della civiltà dell’ulivo e la Raccolta museale di san Francesco, con nuovi allestimenti e acquisizioni di opere di Giovanni Chiaramonti, pittore post macchiaiolo. Un grande contenitore nel quale è possibile trovare l’intera storia artistica di Trevi dal XIII al XX secolo.
Nel nuovo spazio Xl News raccontiamo tutta la storia del nuovo polo con Bernardino Sperandio, sindaco di Trevi.
Lunedì Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa nostra, è stato arrestato dai carabinieri del Ros e in una clinica privata di Palermo dopo 30 anni di latitanza. Una notizia che torna a far parlare di mafia, un fenomeno ancora presente e che non risparmia neanche l’Umbria. Qualche giorno fa, la Commissione d’inchiesta antimafia dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, ha ascoltato in audizione il professor Enrico Carloni, ordinario di diritto amministrativo dell’Università di Perugia, dipartimento Scienze politiche, sulla proposta di legge che prevede misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Il professor Enrico Carloni, che dirige il Centro Studi Legalità (Lepa) è l’ospite della puntata di Xl News di Umbria Radio.