Turismo, Jelenic: A rischio il 30% dei posti di lavoro del comparto
Ivana Jelenic, presidente nazionale della Fiavet 16/04/2020
Turismo, Jelenic: A rischio il 30% dei posti di lavoro del comparto
Ivana Jelenic, presidente nazionale della Fiavet
rassegna stampa del 16/04/2020 ore 08:18
Tra i comparti che più di altri rischiano di subire le ricadute negative del Coronavirus, c’è quello del turismo.
E proprio per capire il quadro della situazione abbiamo deciso di parlare con Ivana Jelenic presidente nazionale della Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo) che è l’associazione di categoria per antonomasia delle agenzie di viaggio e più in generale delle imprese del turismo.
Jelenic, che ha la sua attività in Umbria, non ci gira intorno: “La situazione del comparto nel suo complesso – dichiara – è drammatica perché il turismo più di altri settori non solo si è bloccato completamente ma perché si rischia che in prospettiva la situazione negativa possa trascinarsi per molto tempo. Ci sono molte certezze che non fanno che complicare ancora di più il quadro generale”.
Aiuti al settore
Per quanto riguarda gli aiuti al settore Jelenic sottolinea come “si debba lavorare sul versante della tassazione ma anche degli incentivi. Su questi due ambiti si stanno muovendo sia il governo che la Regione Umbria. Speriamo che vengano messe in campo delle misure incisive perché altrimenti si rischia che molte attività non riaprano i battenti”.
Previsioni
Per quanto riguarda una previsione, ovviamente ancora sommaria, sull’impatto che le restrizioni posso produrre sull’intero comparto. Fanno capire l’enormi difficoltà che il settore attraversa.
“In Umbria ci sono 190 agenzie di viaggio che in media hanno da uno a tre addetti. Stando alle nostre previsioni c’è il rischio reale che si possa perdere il 30% dell’occupazione con tutto quello che ne consegue. Ad oggi molte attività rischiano di non riaprire i battenti: la speranza è che la cosiddetta fase due venga pensata ed attuata in maniera efficace.
Sui tempi della ripresa, ci sono troppe variabili, per fare una previsione. Io credo che una parvenza di normalità si possa avere a partire dal prossimo inverno ma tutto questo deve fare i conti – conclude Jelenic – con l’andamento della situazione strettamente sanitaria”.