“Sono tempi di grande sofferenza che vanno vissuti nel silenzio e nell’intimità. Fare polemiche in questo momento è sbagliato e inutile”.

Inizia così l’intervento nella nostra rassegna stampa di Suor Roberta Vinerba, direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose (Issra) di Assisi, e voce nota agli ascoltatori di Umbria Radio in Blu. A pochi giorni della Pasqua Suor Roberta sottolinea l’ambivalenza di questi tempi in cui la pandemia è entrata nelle vite di ognuno di noi e le ha cambiate inevitabilmente.

“Non sarà più come prima – sottolinea – ed è inutile pensare che quando tutto sarà finito ci sarà un ritorno alla normalità: quella normalità non ci sarà più e o ognuno di noi deve riorganizzare non solo il suo vivere pratico ma le sue coordinate esistenziali”.

Opportunità

Ma se sono tempi segnati dal dolore che richiamo ad alcuni passi del Vangelo, Suor Roberta sottolinea anche la positività che ci può essere nei cambiamento.

“Situazione di dolore e disagio come queste che tutti noi stiamo vivendo. Ci dimostrano e svelano a noi stessi la vera essenza di cui siamo fatti. Questi sono tempi di riflessione ma che possono anche essere di grande cambiamento personale: immagini, incontri e volti che ci colpiscono possono portarci a orientare diversamente le nostre vite. Nell’incontro della sofferenza che scorgiamo nel volto dell’altro siamo tutti chiamati in causa, sia laici che cattolici”.

Immagini

A proposito di immagini e volti, Suor Roberta ne richiama due che secondo lei danno più di altre il senso e il segno dei tempi che stiamo vivendo.

“La colonna lunghissima dei mezzi dell’esercito che portano fuori da Bergamo le vittime di questa pandemia. La camminata solitaria di Papa Francesco in una Roma deserta e spaventata che non è altro che l’immagine del nostro Paese. Queste due immagini sono potenti perché, secondo me, sono arrivate direttamente al cuore e al cervello di ognuno di noi. Questo indipendentemente dall’essere credenti oppure no. Ci sono gesti e persone che ci interrogano e ci fanno riflettere su quello che siamo e sul modo in cui agiamo nel nostro quotidiano”.

Solidarietà

Ma se il Coronavirus ci ha messo davanti alla nostra fragilità come davanti a quella degli altri, c’è anche la riscoperta dei valori che forse nella vita di tutti giorni si sono colpevolmente dimenticati.

“Uno di questi valori – rimarca – che troppo spesso abbiamo dimenticato e che oggi riscopriamo è quello della solidarietà. solidarietà fatta dai gesti eroici di tanto personale sanitario impegnato in prima linea ma anche di una piccola ma importante solidarietà che è quella dei gesti di vicinanza alle persone più in difficoltà”.