Ristoratori contro le sagre tarocche: “Basta concorrenza sleale”
Ristoratori contro le sagre tarocche: “Basta concorrenza sleale”
In Umbria, nell’arco dei tre mesi estivi, vanno in scena circa 400 sagre della durata media di 10 giorni. I ristoratori chiedono aiuto a Regione e Comuni: “Basta concorrenza sleale dalle manifestazioni tarocche”. Il conflitto tra ristoratori e sagre rischia ormai di diventare un classico d’estate. Questa volta, però, tante aziende del settore della ristorazione e del turismo fanno i conti con due anni segnati profondamente dagli effetti della pandemia e dall’aumento dei costi delle materie prime. “Non vogliamo creare un contrasto tra sagre e ristoranti, tutt’altro – spiega Paolo Cianfoni di Confartigianato – qui non c’è un contrasto d’interesse privati, tutt’altro. Noi diciamo: bene le sagre che promuovono le eccellenze locali, in questo obiettivo la buona ristorazione è dalla stessa parte di chi organizza eventi di qualità, ma purtroppo troppe volte siamo costretti ad assistere a fenomeni di tutt’altro genere”.
Invece nella seconda parte della trasmissione con l’Intelligent Investor Michele Sportoletti voltiamo pagina e parliamo di un altro tema: la transizione ecologica. Vale la pena investire in quelle aziende che scommettono in sostenibilità? Come si riconoscono?
