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Perugia, Palazzo Gallenga sede di un Centro Internazionale di Studi

Written by on 10/01/2018

Perugia, Palazzo Gallenga sede di un Centro Internazionale di Studi

10/01/2018

Un momento della riunione svoltasi all'Università per Stranieri di Perugia

PERUGIA- “Perugia è oggi sede di una riunione di tutte le cattedre UNESCO italiane ed è destinataria di un’autorevole sollecitazione da parte della segreteria generale dell’Unesco di promuovere nell’ambito delle risorse del territorio, della tutela dei beni culturali, una iniziativa stabile. La conseguenza della riunione di oggi sarà la probabile creazione di un Centro che raccoglie tutte le cattedre Unesco e che verrà localizzato a Palazzo Gallenga“.

Lo ha detto il rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo, a margine della riunione che si è svolta nel capoluogo umbro presso la sede di Palazzo Gallenga con i componenti delle dieci cattedre UNESCO italiane che fanno parte del gruppo TEST Assetto del Territorio, Sostenibilità Urbana, Turismo, formato dalla Commissione nazionale Italiana per l’UNESCO che ha proposto Perugia come sede di questa rilevante iniziativa; un’importante incontro, organizzato e promosso in collaborazione con la cattedra Unesco in Water resources management and culture.

Delle ragioni che hanno spinto l’UNESCO a proporre questo centro, ha parlato il professor Paolo Ceccarelli, docente di Pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo sostenibile locale all’Università di Ferrara, nella relazione introduttiva all’incontro.

“Con il progredire dello sviluppo economico e tecnologico è cresciuta da parte di ciascuna società l’attenzione per il proprio patrimonio culturale e l’impegno di proteggerlo e di valorizzarne il ruolo. Non va però sottovalutato -ha aggiunto- che i rischi della distruzione di queste risorse aumentano e diventano oggetto di particolare attenzione proprio nel momento in cui i beni culturali diventano una componente importante della vita culturale, sociale ed economica e il processo di patrimonializzazione della natura, del paesaggio e delle opere create dall’uomo si estende sempre di più, spingendo ad accrescere costantemente il patrimonio fruibile”.

Le aree di interesse del Centro, grazie alle competenze delle Cattedre UNESCO in questa fase iniziale, riguarderanno la protezione del Patrimonio dalle calamità naturali, dal dissesto idrogeologico, dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. Tra gli obiettivi del Polo scientifico Unesco ci sarà anche il monitoraggio sismico finalizzato alla conservazione preventiva del costruito storico. E precisamente quello di sviluppare metodologie e sistemi per la diagnosi tempestiva degli edifici storici a seguito di eventi sismici, ma anche prospettare tecnologie innovative per la documentazione, l’analisi e il monitoraggio comprese le tecnologie di comunicazione e i patrimoni virtuali.

 

 


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