PERUGIA-‘Sassoferrato dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita’, è questo il titolo della mostra che verrà inaugurata il prossimo 7 aprile a Perugia presso la Galleria Tesori d’Arte del complesso abbaziale di San Pietro. L’esposizione, è organizzata dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria, dall’Università degli Studi di Perugia e dalla Regione dell’Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e il patrocinio del Comune di Perugia.
Curata da Cristina Galassi e Vittorio Sgarbi, presenterà oltre a tutte le 17 opere eseguite da Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato per il complesso benedettino, anche una quarantina di dipinti, sia dello stesso artista sia di famosi maestri ai quali egli si ispirò, provenienti da varie raccolte pubbliche e private italiane e straniere; opere di Pietro Perugino, di Tintoretto, ma anche dello Spadarino, stretto seguace di Caravaggio.
La mostra, che proseguirà fino all’1 ottobre, è stata presentata stamani alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia e presidente della Fondazione per l’Istruzione Agraria Franco Moriconi, dagli Assessori regionale Fernanda Cecchini e comunale Teresa Severini, dal Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Fabrizio Stazi, assieme alla curatrice Cristina Galassi.Presenti anche don Giustino Farnedi  e padre Martino Siciliani della comunità del Monastero di San Pietro.
Un evento, darà la possibilità di poter tornare ad ammirare dopo più di due secoli L’Immacolata Concezione, la pala d’altare realizzata per la basilica di Perugia che fu prelevata nel 1812 dall’Abbazia benedettina per ordine di Dominique Vivant-Denon, direttore del Musée Napoleon, come si chiamava allora l’odierno Museo del Louvre e da allora è sempre rimasta in Francia. L’opera, prestata per l’occasione dalla prestigiosa istituzione parigina, è arrivata questo pomeriggio nel capoluogo umbro, trasportata in una speciale cassa climatizzata che verrà aperta lunedì 27 marzo alle 9 per essere collocata presso la sede dell’esposizione.

“Come Fondazione per l’Istruzione Agraria stiamo facendo di tutto perché la Galleria ‘Tesori d’Arte’ di San Pietro diventi un Polo museale a livello nazionale e internazionale – ha sottolineato il presidente Moriconi -. La mostra che andremo a inaugurare, oltre ad accrescere l’interesse per il Sassoferrato – complimenti alla professoressa Galassi che è riuscita a riportare ‘a casa’ l’opera conservata al Louvre -, contribuirà anche a rilanciare la conoscenza del complesso di San Pietro, un luogo ricchissimo di opere d’arte e che emana tutto il fascino della sua storia millenaria. Qui l’Università ha già realizzato il restauro del secondo chiostro e, a settembre, partiranno i lavori per il primo chiostro, proprio in un’ottica di valorizzazione di questa area di Perugia”.
Un ricco catalogo a stampa pubblicato dall’editore Aguaplano raccoglierà lo studio sistematico delle opere esposte, in aggiunta ad alcuni documenti inediti emersi dalle carte custodite nell’archivio della Basilica e nuove fonti utili per la ricostruzione della vita del Sassoferrato.