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Perugia: "La memoria del servo di Dio Vittorio Trancanelli è per la nostra Chiesa un grande dono"

Written by on 31/01/2017

Perugia: "La memoria del servo di Dio Vittorio Trancanelli è per la nostra Chiesa un grande dono"

31/01/2017

PERUGIA – Non manca occasione il cardinale Gualtiero Bassetti per ricordare alla città di Perugia e all’intera comunità diocesana la figura del noto medico chirurgo perugino Vittorio Trancanelli (1944-1998), un uomo, un marito e un padre che ha testimoniato la sua fede in Cristo in sala operatoria e nel sociale accogliendo in famiglia i più piccoli, spesso malati e in gravi difficoltà. Su questo «testimone di santità» del nostro tempo la Chiesa ha avviato, nel 2006, la causa di canonizzazione, che sta procedendo celermente, e il cardinale Bassetti  lo ha menzionato lo scorso 29 gennaio, in una gremita cattedrale di San Lorenzo, in occasione della solennità del santo patrono della città e dell’Archidiocesi. «La memoria di san Costanzo e dei tanti testimoni della nostra Chiesa, non da ultimo il servo di Dio Vittorio Trancanelli, che tra breve sarà proclamato dal Santo Padre venerabile – ha sottolineato il porporato –, è per la nostra Chiesa un grande dono ed una grazia che ci carica tutti di responsabilità».

“Sposi e Santi”

Non è un caso che la figura del servo di Dio venga spesso portata di esempio anche in tante iniziative parrocchiali, di “periferia”, oltre che diocesane. All’incontro conclusivo del ciclo dal titolo “Sposi e Santi”, promosso dalla Parrocchia San Bartolomeo di Ponte San Giovanni (Pg), in programma martedì 31 gennaio (ore 21), porterà la sua testimonianza la moglie di Vittorio Trancanelli, Rosalia Sabatini, che ricorderà anche la storia del marito, ammalatosi gravemente nel 1976 un mese prima della nascita di Diego, il loro unico figlio naturale. Malattia e lavoro non impedirono ai coniugi Trancanelli di accogliere nella loro casa come figli altri sette ragazzi, alcuni dei quali disabili. Nel 1998 Vittorio si ammalò nuovamente e dopo tre mesi morì, il 24 giugno. Poco prima della morte volle tutti i figli attorno a sé e alla moglie, dicendo: «Per questo motivo valeva la pena di vivere, non per diventare qualcuno, fare carriera e soldi». L’esperienza di Vittorio e Rosalia Trancanelli portò alla nascita dell’associazione “Alle Querce di Mamre”, una delle opere segno diocesane di carità, con sede a Cenerente di Perugia. Da pochi giorni sul sito www.vittoriotrancanelli.it– cliccando su “Gli amici di Vittorio” – è possibile scaricare e stampare il sesto numero del “periodico” dedicato al servo di Dio.


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