Grande partecipazione La celebrazione, presieduta da Don Francesco Buono, amico della famiglia e con trascorsi pastorali nella parrocchia di Mugnano, ha visto la partecipazione commossa di tutta la popolazione della parrocchia, dei colleghi di lavoro, familiari e amici. Proprio uno di questi, all’inizio della Santa Messa, ha voluto leggere uno struggente messaggio di saluto a Nicola.

L’omelia Nella sua omelia, Don Buono ha sottolineato come un evento così doloroso scatena dentro chi resta la domanda del ‘perché’. “Perché è accaduto questo? Perché è toccato a lui? E perché io invece sono vivo? Questo può portarci alla rabbia, e successivamente alla chiusura a Dio. Oppure può far scaturire in noi un’altra domanda: come? Come posso vivere ogni giorno senza sprecarlo, senza lasciar scorrere un abbraccio, un ‘ti voglio bene’, un buongiorno. Perché la vita è un dono prezioso”. Commentando il momento in cui è accaduto l’incidente, il sacerdote ha continuato: “l’alba ha lo stesso colore del tramonto. Sta a noi decidere se vivere questo momento come una fine, o come una occasione in cui Dio, di fronte alle nostre morti, inizia una cosa nuova”.