PERUGIA –  “La Corte dei Conti non può chiedere il danno erariale; mancano gli estremi per la giurisdizione”. Così i legali delle Distillerie Di Lorenzo mercoledì hanno tentato la strada della nullità della citazione di fronte alla magistratura contabile.

Il caso L’azienda di Ponte Valleceppi produttrice di brandy, grappa e altri distillati del vino è da tempo al centro di un caso di truffa ai danni del Gestore dei Servizi Energetici Spa (GSE) per oltre 3 milioni di euro, con l’accusa di aver attestato falsamente i requisiti per il riconoscimento della qualifica L.A.F.R. (Impianto Alimentato da Fonti Rinnovabili)
Il nodo della vicenda riguarda una valvola di collegamento, ritenuta non a norma, tra il vecchio impianto a biomasse e quello nuovo, che farebbe venir meno i requisiti necessari ad ottenere i contributi del GSE destinati ad impianti nuovi e non semplicemente modificati.

Vicenda legale complessa Accanto all’iter legale per reato di truffa, che vede l’azienda rinviata a giudizio di fronte al Consiglio di Stato (prima udienza il prossimo 7 novembre), la Sezione regionale della Corte dei Conti ha aperto mercoledì un procedimento per danno erariale. I due legali delle distillerie, Gianluca e Irma di Sarno, hanno però chiesto una sospensione del giudizio, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato.