Poche parole, imbarazzate, all’uscita dalla sede di Pian di Massiano hanno concluso l’esperienza biancorossa di Massimiliano Alvini. Un’escalation maturata in poche ore ad appena due mesi dalla firma sul prolungamento del contratto. Poi la chiamata dell’amico Giacchetta e la sirena irresistibile della serie A hanno fatto vacillare tutte le certezze del tecnico di Fucecchio che oggi, alla conclusione della trattativa, ha firmato la rescissione del contratto rinunciando a qualche emolumento e abbandonando quella strada che lui stesso ha definito più volte “tracciata”, un percorso che poteva proseguire dopo l’ottima stagione disputata.

Si è ripetuto dunque il solito film delle ultime stagioni, stavolta forse più inatteso visto che si iniziava a parlare già di programmi tecnici per il nuovo campionato, e la tifoseria che aveva incarnato i modi e il credo di questo tecnico, trasmesso perfettamente alla squadra, dopo un primo momento di incredulità si è spaccata tra rassegnati e delusi. Molti non hanno perdonato i troppi attestati di stima e di amore per la città, sicuramente sinceri ma che suonano oggi come una beffa. “Li capisco, perché siamo stati molto bene insieme” ha sussurrato oggi Alvini dal finestrino della macchina puntata verso Cremona prima di salutare e di lasciare intendere che parlerà ancora di Perugia.

Intanto in casa biancorossa si è già voltata pagina. Domani sarà la giornata di Fabrizio Castori, allenatore esperto con tanti campionati di serie B sulle spalle di cui due vinti con Carpi e Salernitana. Il sessantasettenne di San Severino Marche varcherà nella giornata di giovedì la soglia del Renato Curi per firmare il contratto di due stagioni dopo averlo fatto per tante volte come avversario spesso vittorioso.