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Perugia, attivista accoltellato mentre attacca i manifesti

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Perugia, attivista accoltellato mentre attacca i manifesti

21/02/2018

Un agente della Polizia scientifica sul luogo dell'aggressione

PERUGIA – Un trentasettenne, Mario Pasquino, è stato accoltellato martedì sera, in maniera comunque non grave, mentre – secondo quanto riferito da lui stesso agli investigatori – stava affiggendo dei manifesti elettorali di Potere al Popolo alla periferia di Perugia. Su quanto successo nella zona di Ponte Felcino sono in corso accertamenti da parte della Digos della questura che sta cercando di ricostruire l’accaduto. La polizia è intervenuta dopo che una telefonata anonima al 113 aveva segnalato una rissa. Giunta sul posto la volante non ha però trovato alcuno. In base a quanto poi riferito dal trentasettenne alla polizia, l’uomo è stato accerchiato da alcune persone non ancora identificate. È stato quindi colpito con tre colpi di arma da taglio mentre un altro uomo che era con lui è stato colpito alla testa. Medicati in ospedale sono stati entrambi già dimessi.

Nel pomeriggio di mercoledì, CasaPound Italia ha ribaltato completamente la versione dei fatti. “Nell’aggressione di questa notte a Perugia gli aggrediti sono i militanti di CasaPound Italia, che si sono limitati a difendersi da un attacco a freddo, come i video della telecamera presente sul luogo dimostreranno. In questo momento stiamo andando a denunciare l’aggressione da parte di ignoti subita nella notte”: a dirlo è Antonio Ribecco responsabile umbro del movimento. Lo fa con un post sulla pagina Facebook del movimento.

Sentiti Nel frattempo, nel pomeriggio, sarebbero stati sentiti dalla Digos i due militanti di Potere al popolo che hanno denunciato di essere stati aggrediti da quattro persone a volto scoperto (e non coperto come si era appreso inizialmente). Sull’indagine viene mantenuto il più assoluto rbrbo da parte della polizia. Nessuna ipotesi di reato è stata al momento ufficialmente formulata dalla procura del capoluogo umbro che coordina l’indagine. Il procuratore Luigi De Ficchy si è limitato a parlare di vicenda “ancora da chiarire”. Al vaglio della digos della questura ci sarebbero le immagini delle telecamere di sorveglianza e altri elementi acquisiti dalla polizia scientifica. Gli investigatori stanno anche valutando il post di CasaPound nel quale si sostiene che vittime dell’aggressione sarebbero stati i suoi militanti e non quelli di Potere al Popolo.

Denuncia Ha sporto denuncia contro ignoti per lesioni gravi l’attivista di Potere al popolo. Lo ha riferito all’Ansa il legale al quale si è affidato, l’avvocato Luciano Ghirga. Alla polizia il militante ha fornito anche i suoi vestiti insanguinati e lacerati da un’arma da taglio che gli ha provocato quattro ferite. L’avvocato Ghirga ha spiegato che l’attivista di Potere al popolo ha spiegato di “non poter individuare le persone che lo hanno aggredito perché erano travisate”. “È stato sentito a sommarie informazioni dagli investigatori – ha aggiunto il legale – ed ora è a casa con i suoi cari. Il mio assistito desidera mantenere il riserbo e non parlare con i media della vicenda”.

Comune di Perugia Tramite una nota, l’amministrazione comunale perugina ha condannato fermamente l’episodio di violenza di Ponte Felcino. “La violenza – si legge nel comunicato – non può che essere rigettata e perseguita con assoluta severità, tanto più se perpetrata in un momento così importante per un’intera comunità e per la democrazia, come le elezioni. Nell’esprimere viva preoccupazione per quanto accaduto – chiosa il comunicato -, richiama tutti ad un confronto politico rispettoso e civile, nel quale siano a prevalere contenuti e proposte programmatiche per il bene del nostro Paese”.

L’opinione E sulla vicenda, dalle pagine di Umbriaoggi.news, ha detto la sua anche Roberto Segatori, docente di sociologia dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Perugia.
Il presidio E alle 18 di mercoledì, in piazza IV Novembre circa 300 persone sono scese in strada per un presidio popolare organizzato da Potere al Popolo. Una manifestazione “contro il fascismo, la violenza e l’austerity che lo alimenta”, per esprimere solidarietà
nei confronti dei due militanti aggrediti ieri sera a Ponte Felcino, mentre affiggevano manifesti elettorali. E nel corso del presidio gli organizzatori hanno chiesto una grande antifascista a Perugia, domenica 25 febbraio.

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