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Truffa sull’energia elettrica, sequestrati oltre 30 milioni di euro

Written by on 01/03/2018

Truffa sull’energia elettrica, sequestrati oltre 30 milioni di euro

01/03/2018

Un'operazione della Guardia di Finanza

PERUGIA – Avrebbe incassato i corrispettivi per le forniture di gas ed energia elettrica erogati ad una nutrita clientela (privati, aziende ed enti pubblici) omettendo il pagamento di oltre 20 milioni di euro dovuti sotto forma di accise, iva e delle altre imposte, una presunta organizzazione criminale con base operativa a Perugia ed operante nel mercato energetico, scoperta dalla guardia di finanza che, con la collaborazione del locale Ufficio doganale, sta eseguendo dalle prime di oggi ad ordinanze emesse dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di nove persone (due in carcere, cinque agli arresti domiciliari, due con obbligo di dimora).

Indagati I nove indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti tributari, truffe aggravate ai danni dello Stato e dei fornitori, bancarotta fraudolenta, riciclaggio ed autoriciclaggio.

Sequestro Contestualmente, gli investigatori stanno eseguendo il sequestro preventivo di oltre 30 milioni di euro sui conti correnti, sulle quote societarie e sui beni mobili ed immobili
riconducibili agli indagati. Le complesse indagini di polizia giudiziaria, dirette dalla Procura della Repubblica di Perugia ed eseguite dalle Fiamme gialle perugine e, per i profili di competenza, erano state avviate dopo una segnalazione del servizio antifrode del locale
Ufficio doganale. I presunti promotori dell’organizzazione, due imprenditori locali – riferiscono gli investigatori – con il determinante apporto tecnico-giuridico di un professionista del capoluogo umbro e di numerosi “uomini di fiducia”, hanno utilizzato nel tempo, in rapida successione, tre società destinate ad operare nel mercato energetico in completa evasione di imposte, maturando ingenti debiti anche nei confronti dei fornitori.

Meccanismo Il meccanismo fraudolento prende il via quando la prima delle società coinvolte richiede all’Agenzia delle Dogane di Perugia le autorizzazioni ad erogare prodotti energetici, dichiarando di possedere un irrisorio numero di clienti e versando di conseguenza una cauzione minima. Di fatto invece, omettendone la comunicazione allo stesso ufficio finanziario, la società inizia sin da subito ad operare con un pacchetto clienti ben superiore, in parte rilevato da società del settore in via di dissesto, che, trascorso poco più di un anno, all’approssimarsi delle scadenze del pagamento delle imposte, viene trasferito (nel gergo tecnico “switchato”), senza soluzione di continuità, ad una seconda società appositamente costituita che, munitasi nel frattempo di autorizzazione sempre con una cauzione minima, si sostituisce alla prima nell’erogazione dei servizi ai propri utenti, messi a conoscenza con una semplice comunicazione di tali avvicendamenti societari.

Operatore Successivamente – sempre secondo l’accusa – entra in scena un nuovo operatore, anch’esso intestato a prestanomi compiacenti, con il quale si perfeziona il progetto criminoso del sodalizio che, infatti, amplia notevolmente il proprio fatturato grazie all’acquisizione, all’esito di sofisticati passaggi societari, del cospicuo pacchetto clienti di un’importante e storica società del settore energetico.

Svuotamento Le investigazioni di polizia economica e finanziaria svolte dai finanzieri del gruppo della guardia di Finanza di Perugia hanno inoltre consentito di accertare come, sotto la qualificata regia tecnico-giuridica del professionista, l’organizzazione, temendo gli esiti degli accertamenti in corso, abbia poi operato uno ‘svuotamento’ dalle casse dell’ultima azienda di nove milioni di euro, simulando dei contratti di fornitura con una società residente negli Emirati Arabi, ma che si fatto sarebbe riconducibile ad uno dei due promotori dell’organizzazione, per fare fuoriuscire provviste finanziarie in parte rientrate in Italia, occultate sotto la forma di aumento del capitale sociale di due distinte aziende, operanti nel campo dell’energia e della nautica.


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