Perugia 1416, presentata la VII edizione della rievocazione storica
Written by enricotribbioli on 20/04/2022
Perugia 1416, presentata la VII edizione della rievocazione storica
Dal 9 al 12 giugno prossimi diversi appuntamenti tra novità e tradizione
20/04/2022
Tra novità e tradizione, quest’anno torna in presenza dal 9 al 12 giugno Perugia 1416 la rievocazione storica che ricorda l’ingresso di Braccio Fortebracci in città dopo la battaglia di Sant’Egidio. La manifestazione organizzata dall’omonima associazione, dopo due anni in cui si è svolta in gran parte online, è pronta per esprimere con entusiasmo la voglia di ripartire e di stare insieme, più di prima.
Giunta alla sua VII edizione, ha illustrato il proprio programma nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 20 aprile nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia, dalla presidente dell’associazione di promozione sociale Perugia 1416, Maria Teresa Severini; presenti il sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi, e l’assessore alla Cultura, Leonardo Varasano.
Perugia 1416 un’evento tra novità e tradizione
“La prima novità -ha detto la presidente- riguarda il corteo storico, che sarà anticipato al sabato pomeriggio e sarà escluso dalle sfide dei Rioni diventando un unico momento di alta spettacolarità. Dopo questi due anni in cui non si sono fatti né corteo né sfide sportive, i Rioni hanno voluto essere protagonisti nella scelta, riconoscendo la difficoltà di un’edizione post pandemia. Il non punteggio al corteo consentirà la necessaria coesione: i circa cinquecento figuranti previsti sfileranno, infatti, tutti insieme, con anche alcune delegazioni di rievocazioni storiche coeve, proprio per celebrare l’unità di intenti che caratterizza questa manifestazione in tutte le sue sfaccettature. I Rioni si contenderanno perciò il palio con le sfide sportive: la mossa alla torre, la corsa del drappo e, altra novità, il tiro con l’arco storico che va a sostituire quello del giavellotto.
Cambiamenti anche per i luoghi della manifestazione che si concentrerà nel quadrilatero del centro storico compreso tra corso Vannucci, piazza IV Novembre, piazza Matteotti e via Baglioni: pertanto anche l’ingresso di Braccio sarà rievocato direttamente in piazza, e non al Cassero di Porta Sant’Angelo, come era stato negli anni precedenti. Una decisione maturata per favorire gli operatori economici dell’acropoli dopo questi due anni di pandemia, cercando di facilitare la partecipazione dei turisti ai vari eventi di questi quattro giorni”.
Altra novità, il grosso, la moneta in argento (dal peso di circa 1,68 grammi) di maggior valore in quel periodo nel quale, a Perugia, non veniva ancora coniata moneta d’oro.
Coniato sin dal 1321, presenta un’elegante lettera P a largo piede con un nodo al centro dell’asta ed un occhiello allargato che termina con una sorta di piccolo giglio.
Battuto in ben quattro emissioni, questa affascinante moneta presenta all’inizio e fine legenda due foglie palmate, forse due pampini di vite. La moneta sarà battuta in diretta durante la manifestazione, nel contesto del distretto artigianale medievale che verrà allestito in piazza IV Novembre.
Quattro giorni tra esibizioni, concerti e spettacoli
Non mancheranno, poi, esibizioni, concerti e spettacoli. Ritorna anche la cena medievale di fine manifestazione, in programma domenica sera in corso Vannucci. A fare da cornice alla manifestazione, per i turisti, di prossimità e non, che saranno richiamati dalla festa,anche Perugia Folgora, la video installazione immersiva situata stabilmente all’interno della Rocca Paolina, nella sala del Caminetto.
Aspettando Perugia 1416
A fare da anteprima alla manifestazione, le quattro conferenze del ciclo Aspettando Perugia 1416. La prima, prevista sabato 30 aprile sarà dedicata alla Riformanza comunale del 17 luglio 1416, rinvenuta presso l’Archivio di stato di Perugia dalla dottoressa Maria Chiara Bisacci; la seconda, il 10 maggio, su Inquisizione, eresia e tortura nel Medioevo curata da professor Ferdinando Treggiari; la terza, il 20 maggio, al libro Quasi Re di Marco Rufini; l’ultima, il 30 maggio, sul tema Sismondi e Braccio da Montone: un condottiero e un signore particolare? illustrato dalla professoressa Marion Bertholet.