TREVI (PG)- Sarà la vena surreale di Paolo Hendel con Fuga da via Pigafetta, a chiudere Teatro di Stagione la rassegna curata da Fontemaggiore al Teatro Clitunno di Trevi. Un cartellone, attraverso otto diversi appuntamenti che anche quest’anno ha visto avvicendarsi sul palco nomi di rango del teatro italiano (come Marco Baliani ed Alessandro Benvenuti) a partire dalla metà di gennaio. Questo venerdì 20 aprile, alle ore 21.15, a mettere il sigillo sulla Stagione un divertente testo scritto dallo stesso Paolo Hendel assieme a Marco Vicari e Gioele Dix, che ne cura anche la regia, ambientato in un’immaginaria Italia del futuro.

Un uomo vive da solo in un appartamento gestito totalmente da un sofisticato sistema operativo, che pianifica la sua esistenza e lo protegge dal mondo circostante. Le sue giornate sono punteggiate da continui ed esilaranti litigi con il computer, che gli fa da alter ego e pretende di conoscere i suoi bisogni meglio di lui. Polemico e nostalgico, l’uomo ha ridotto al minimo le proprie relazioni umane, convinto che l’unica forma di sopravvivenza sia l’isolamento. Finché nella sua vita irrompe Carlotta, sua figlia. L’incontro scatena un’imprevista altalena emotiva che lo costringerà, fra brucianti conflitti e inattese tenerezze, a ribaltare le proprie priorità. Fuga da via Pigafetta nasce dall’idea di raccontare una storia ambientata in un futuro non apocalittico, coniuga felicemente l’ironia feroce sul degrado del presente con i toni appassionati di una commedia di sentimenti.

“Abbiamo immaginato un futuro prossimo, il 2080, in cui la Terra è diventata invivibile a causa dell’inquinamento -spiega Paolo Hendel– Inizia la colonizzazione di Marte. Il tutto, viene raccontato attraverso la vita di un padre e di sua figlia che, terminati gli studi, ha trovato lavoro sul Pianeta Rosso. Quando si dice la fuga dei cervelli!”.

Ad affiancare, il comico toscano che con Fuga da via Pigafetta torna all’originaria vocazione teatrale, una brava attrice, fresca e spontanea come Matilde Pietrangelo per una commedia equilibrata ed esilarante, che coniuga ironia surreale ed evocazione futuristica.