ORVIETO- Otto agenti di custodia, un medico del servizio di guardia medica (che opera esclusivamente nell’ambito della medicina penitenziaria) e quattro detenuti del Carcere di Orvieto sono risultati positivi al Covid, dopo essere stati sottoposti ai tamponi molecolari.

E’ quanto riferisce, in una nota diffusa oggi, l’Usl Umbria 2.

Le positività sono emerse nel corso della normale attività di screening con utilizzo di test antigenici rapidi. Nel tardo pomeriggio di sabato 20 febbraio sono stati quindi eseguiti i tamponi molecolari che hanno confermato l’esito dei primi controlli. La direzione dell’Istituto penitenziario, di concerto con il Dipartimento di prevenzione, servizio di igiene e sanità pubblica e con il Distretto di Orvieto dell’Usl Umbria 2 ha quindi attivato immediatamente tutte le misure di prevenzione e protezione utili a circoscrivere la diffusione del contagio.

Sei degli agenti di custodia, si trovano in isolamento domiciliare e due in caserma. Tutti i positivi al Covid, riferisce ancora la nota diffusa l’Usl Umbria 2, sono totalmente asintomatici e soltanto un agente di custodia presenta un lieve stato febbrile.

La situazione viene definita sotto controllo ed è costantemente monitorata dalla direzione sanitaria del Carcere  diretta da Giampaolo Piunno e dai professionisti del Dipartimento di Prevenzione e del Distretto di Orvieto dell’azienda sanitaria.

L’Istituto penitenziario di Orvieto, diretto da Chiara Pellegrini, ha recentemente riconvertito grazie ad un restauro la vecchia sezione del Carcere a piccolo reparto Covid  in cui poter isolare gli eventuali casi accertati che non necessitano di cure particolari o i detenuti di ritorno dai permessi per i quali è prevista una breve quarantena o i nuovi ingressi in struttura. A fine gennaio, erano sessantanove i reclusi ospitati di cui trentasette di nazionalità straniera; cinquanta, invece, sono gli agenti destinati alla custodia dell’istituto e ventitre gli impiegati civili che si occupano della amministrazione.