Città della Pieve: si attende la versione del padre del bimbo ucciso
Written by danielemorini on 03/10/2021
Città della Pieve: si attende la versione del padre del bimbo ucciso
La Procura della Repubblica di Perugia e le forze dell'ordine stanno ricostruendo i suoi rapporti con la donna fermata per l'omicidio
03/10/2021
Potrebbe essere sentito dagli inquirenti il padre del bambino di due anni morto a Città della Pieve e per l’omicidio del quale la madre, ungherese di 44 anni, è stata sottoposta a fermo. È una delle ipotesi al vaglio della procura della Repubblica di Perugia, secondo quanto indicato dall’agenzia Ansa.
I magistrati – con il sostituto Manuela Comodi e il capo dell’ufficio Raffaele Cantone – stanno cercando di ricostruire i rapporti tra il padre e la madre del piccolo. In particolare da quale tipo di legame formale avessero (se fossero sposati) e i loro rapporti, attraverso anche l’analisi dei telefoni cellulari della quarantaquattrenne. È probabile che sia stata lei, infatti, a inviare all’uomo, in Ungheria e tramite i social, una foto del bambino insanguinato colpito con alcune coltellate. Un terribile gesto che sarebbe avvenuto – in base agli accertamenti dei carabinieri – in un casolare abbandonato distante poche centinaia di metri dal supermercato di Pò Bandino dove poi la madre lo ha portato adagiandolo sul nastro trasportatore di una cassa.
Nella fase iniziale delle indagini la donna ha accennato a una presunta controversia con il padre del bambino per il suo affidamento. Versioni definite però dagli investigatori “confuse e contraddittorie che hanno corroborato il quadro indiziario”. Per chiarire la situazione gli investigatori sarebbero in attesa di alcuni documenti dall’Ungheria.
Per lunedì mattina è stata intanto fissata l’udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari (Gip) di Perugia per decidere in merito alla richiesta di convalida del fermo della donna che al momento nega di essere la responsabile della morte del figlio.