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Norcia, rissa fuori da un pub: perde la vita un 33enne

Written by on 29/07/2018

Norcia, rissa fuori da un pub: perde la vita un 33enne

29/07/2018

NORCIA – Forse solo una parola di troppo. Comunque una lite per futili motivi, come hanno spiegato i carabinieri che stanno svolgendo le indagini sull’ accaduto, è costata la vita a un giovane di 33 anni (l’accertamento di morte cerebrale, che dura sei ore, è cominciato nel pomeriggio), aggredito a Norcia con un pugno da un suo coetaneo, che è stato arrestato. E’ successo all’ alba, intorno alle 5, all’ esterno di un pub molto frequentato dai giovani del posto.

Rientro I due, entrambi di Norcia, sembra si conoscessero. La vittima dell’aggressione ha vissuto per anni a Londra, dove ha lavorato come tecnico del suono, e poi da qualche mese si era ristabilito nella città di San Benedetto per stare vicino ai genitori, proprietari di un’ azienda agricola, in un momento difficile come quello del post-sisma del 2016. Stava attualmente lavorando insieme ad un suo amico agronomo ad un progetto sulla produzione di prodotti a base di canapa, come olio e tessuti. Aveva comunque studiato e vissuto a Norcia prima di trasferirsi all’ estero. Sembra che i due abbiano avuto un diverbio davanti al locale. L’aggressore avrebbe colpito il coetaneo lasciandolo poi riverso a terra privo di sensi, sempre secondo quanto riferito dai carabinieri.

Dinamica Non sarebbe tuttavia ancora chiaro se sia fuggito dopo l’aggressione. All’episodio – secondo indiscrezioni – avrebbero assistito alcuni testimoni. La vittima è stata soccorsa e trasportata in ambulanza in condizioni gravissime prima all’ospedale di Spoleto e poi in quello di Terni, dove per alcune ore ha versato in stato di coma con una grave emorragia cerebrale.

Carcere L’aggressore è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Spoleto.Sulle cause della lite sono ancora in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri e secondo quanto si è potuto apprendere, non sarebbero emerse particolari cause scatenanti. Gli investigatori stanno valutando anche un eventuale stato di alterazione dei due.

Accusa E’ ora accusato di omicidio preterintenzionale il giovane arrestato dai carabinieri per avere colpito con un pugno il trentatreenne poi morto all’ ospedale di Terni dove era stato ricoverato in gravi condizioni. La contestazione (inizialmente era stato ipotizzato dagli investigatori il tentativo di omicidio) è stata formalizzata dalla procura di Spoleto che coordina l’ indagine.

Indagini Per chiarire con precisione le cause del decesso i magistrati disporranno l’ autopsia. Proseguono intanto gli accertamenti sulle cause dell’ aggressione avvenuta all’ alba di ieri all’ esterno di un pub molto frequentato dai giovani del posto. I due, entrambi di Norcia, sembra si conoscessero e sembra che abbiano avuto un diverbio davanti al locale. L’ aggressore avrebbe colpito il coetaneo lasciandolo poi riverso a terra privo di sensi, sempre secondo quanto riferito dai carabinieri.

Lutto cittadino “Nella notte tra sabato e domenica si è consumata a Norcia una terribile tragedia che non ha precedenti nella nostra comunità – spiega in una nota il primo cittadino di Norcia, Nicola Alemanno -. L’imponderabile ha certamente avuto un ruolo determinante nello svolgimento dei fatti che non possono non costringerci a considerare molto approfonditamente l’accaduto. Il dolore profondo che ciascuno di noi sta intimamente provando e la frustrazione per non aver potuto fare nulla per evitare l’ accaduto, sono certamente i sentimenti più comuni che ho raccolto ieri tra la nostra gente che di tutto aveva bisogna tranne che di piangere un nostro brillante giovane, scomparso in una situazione assurda. Due famiglie, conosciute da tutti noi, vivono oggi con tutti i distinguo del caso una situazione a cui non sarà possibile rassegnarsi. L’unica speranza è che il tempo, solo il tempo, possa aiutare Ernesto, Simonetta, Leonardo, Eleonora, Cesare, Giulia e Lella a ritrovare un po’ di serenità. Perché tutto ciò non sia accaduto invano spero, auspico, chiedo ai nostri ragazzi di ribellarsi, di non accettare più supinamente di sciupare la propria vita in serate ‘senza senso’. Sono certo che Emanuele ne sarebbe orgoglioso”.

Espianto Sempre presso il nosocomio ternano è stato eseguito l’espianto di organi di Emanuele. Gli organi espiantati – fegato, reni e cornee – sono già stati trasferiti nei centri di trapianto di riferimento. Ad eseguire gli interventi sono state due equipe sanitarie, una giunta da Roma per il fegato e i reni, mentre l’equipe di oculistica del Santa Maria di Terni ha eseguito il prelievo delle cornee destinate alla banca degli occhi di Fabriano.


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