Paragoni inaccettabili
Paragoni “inaccettabili” secondo alcuni, come ha osservato la capogruppo Pd nel consiglio regionale umbro, Simona Meloni, secondo la quale la manifestazione “non doveva essere autorizzata”, perché “oltraggio e insulto alla memoria” da parte di chi accosta l’orrore dello sterminio del Terzo reich alle norme sul green pass o alle altre misure come lo stato di emergenza. E proprio per rispondere alla consigliera regionale, i rappresentanti del Fronte del Dissenso hanno letto le parole di Primo Levi, ricordando che “la deportazione nei campi di concentramento di ebrei e oppositori politici fu l’ultimo capitolo, preceduto da atti persecutori del tutto simili a quelli che oggi vengono adottati nel nostro paese dal governo Draghi”. Il Comune di Perugia, dal canto suo, sottolinea come “l’accostamento tra le persecuzioni nazi-fasciste e le misure imposte per il contenimento dell’emergenza Covid è inammissibile. Pur nel rispetto della diversità delle posizioni e della libertà di espressione, non può che suscitare profonda indignazione”. “La manifestazione organizzata nel Giorno della Memoria dagli estremisti no vax del Fronte del dissenso è inaccettabile come lo è il paragone con le persecuzioni nazi-fasciste che portarono alla morte di milioni di persone. E’ un insulto alla memoria di quelle vittime”. Sono le parole del senatore della Lega Luca Briziarelli che “condanna con forza” la manifestazione organizzata a Perugia. “La politica e le Istituzioni a tutti i livelli – conclude il senatore – hanno il dovere morale, prima ancora che civico, di condannare con forza questi atteggiamenti anche alla luce di quanto previsto dalla legge istitutiva del Giorno della Memoria”.