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Gruppo Nestlè, lo 0,63% del Pil della nostra regione

Written by on 21/09/2021

Gruppo Nestlè, lo 0,63% del Pil della nostra regione

Lo studio presentato dal presidente Travaglia: ogni euro di prodotto venduto ne genera 2,5 per il territorio

21/09/2021

nestlè perugina

Lo stabilimento Nestlè- Perugina di San Sisto

Il “valore condiviso” generato in Umbria nel 2020 dal gruppo Nestlé è di 132 milioni di euro è pari allo 0,63% del Pil della regione. Un valore più che triplo del contributo al sistema economico nazionale che vede l’azienda dolciaria avere un impatto di 4 miliardi di euro (0.24% del
Prodotto interno lordo).  I dati emergono dallo studio ‘Nestlé crea valore per l’Umbria’ – redatto da Althesys Strategic consultant e presentato da Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato Gruppo Italia e Malta e da Marco Muratori, direttore dello stabilimento Perugina di San Sisto.

Il valore generato sul Pil Umbro

In particolare, secondo lo studio, emerge che, per ogni euro di prodotto venduto in Umbria dalla Nestlé, prima azienda alimentare della regione, vengano generati 2,5 euro per l’economia del territorio. “Scommessa vinta” per Travaglia è stato quindi il rilancio della Perugina di San Sisto, delle fabbriche Nestlé in Italia, “in un anno contraddistinto dalle ripercussioni dell’emergenza sanitaria sul tessuto economico e sociale”. Le attività di Nestlé in Umbria – rileva lo studio sull’impatto economico generato, dove è esposta un’analisi approfondita del contribuito fornito dal Gruppo a livello regionale in termini di occupazione, impulso alla filiera e all’economia del territorio – hanno garantito un “significativo stimolo” ai consumi con 46 milioni di euro di salari creati in regione, supporto concreto all’interno della filiera con 82,8
milioni di euro di fatturato assicurato a fornitori e distributori e di contribuzione fiscale con 27 milioni di euro.

Un modello di business ‘vincente’

Travaglia ha anche sottolineato che “Nestlé, da sempre consapevole dell’importanza di promuovere un modello di business sostenibile e in grado di generare ‘valore condiviso’ nelle realtà locali in cui opera, nelle fasi più critiche dell’emergenza pandemica ha voluto condividere un forte segnale di vicinanza e supporto alla comunità umbra attraverso donazioni in denaro o in prodotti sul territorio per un importo superiore a 300 mila euro”. Sono stati poi illustrati anche dati sull’andamento dei prodotti a marchio Perugina, con “risultati positivi” del piano di rilancio, e sullo sviluppo produttivo dello stabilimento di San Sisto.  Nestlé – è stato ricordato – ha trasformato San Sisto, attraverso un piano di rilancio e sviluppo di 60 milioni di euro nel triennio 2016-2018, in un hub internazionale per la produzione del cioccolato in Europa, “coniugando eccellenza produttiva, tradizione e sostenibilità”. Sono 790 le persone impiegate con circa 180 stagionali, ha evidenziato il direttore dello stabilimento Perugina. “Nel 2020 – ha ricordato Muratori – ha registrato un volume di produzione in crescita del 10% rispetto al 2019, di cui ben il 57% dedicato all’export. Ed il perfetto bilanciamento tra tradizione, innovazione e sperimentazione trova manifestazione nelle nuove produzioni avviate”. Infine è stato ricordato come il Museo della Perugina sia il secondo museo industriale più visitato d’Italia e che nel 2022 ricorrerà il centenario del Bacio, il cioccolatino simbolo: per l’occasione Nestlé sta già pensando ad una serie di iniziative.


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