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Indagine del Gico di Perugia sull’uomo che viveva a Perugia e ora è in carcere a Benevento
21/04/2021
PERUGIA – Sono stati confiscati dagli uomini del Gico di Perugia beni per 230 mila euro a un quarantaseienne calabrese che viveva a Perugia, ma ora detenuto a Benevento per associazione di stampo mafioso. I militari hanno fatto scattare i sigilli su un immobile di Cirò Marina, in provincia di Crotone, auto e conti correnti riconducibili al soggetto che in Umbria era noto prevalentemente per traffico di cocaina.
Indagini Le indagini patrimoniali a carico del quarantaseienne hanno permesso agli investigatori della Guardia di Finanza, coordinate dalla Dda di Catanzaro, di rilevare significative sproporzioni tra i redditi incamerati lecitamente e i beni posseduti. Secondo gli inquirenti, infatti, il soggetto aveva un ruolo di rilievo nella ‘ndrangheta, perché dalle indagini è emerso che al quarantaseienne ora in carcere erano state assegnate le funzioni controllo del porto, della flotta peschereccia e delle infrastrutture portuali di Cirò Marina, così come contestato dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’operazione Stige.
Normativa Il soggetto è già stato ritenuto “socialmente pericoloso” in base alla normativa antimafia e una volta che sarà uscito dal carcere sarà sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 4 anni, recentemente confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro che ha rigettato il ricorso dell’uomo.