Narni, il Comune presenta il progetto Ri.Di: Riusare oggetti anziché gettarli
Written by enricotribbioli on 17/08/2021
Narni, il Comune presenta il progetto Ri.Di: Riusare oggetti anziché gettarli
Una rete di artigiani, riparatori e cittadini per ridurre la produzione dei rifiuti
17/08/2021
L’assessorato all’ambiente del Comune di Narni, lancia il progetto Ri.Di, una rete di artigiani, riparatori e cittadini per ridurre la produzione i rifiuti e riutilizzare gli oggetti anziché gettarli via.
L’acronimo Ri.Di. sta, infatti, per ricicleria diffusa e consapevole per arrivare all’obiettivo di ridurre sensibilmente i rifiuti, recuperarli creativamente, ripararli, barattarli o donarli per favorire l’economia circolare e vivere in modo più sostenibile.
“La ricicleria -spiega l’assessore all’ambiente Alfonso Morelli- è una rete di cittadini, artigiani, associazioni che scambiano beni al fine di dare nuova vita agli oggetti perché non diventino rifiuto. Ri.Di. promuove, infatti, lo scambio, la donazione, la creatività e la riparazione”.
Progetto Ri.Di per vivere in modo più sostenibile
Il sistema funziona tramite la app junker dove è inserita la bacheca del riuso. Lì, chiunque può pubblicare annunci dove offrire beni di qualsiasi natura donandoli o scambiandoli, oppure cercare dei servizi di riparazione. La ricicleria diffusa prevede, infatti, una rete di artigiani aderenti all’iniziativa che possono interagire con l’utenza proponendosi come professionisti della riparazione e del recupero.
“La app Junker -sottolinea l’assessore Morelli- è già nota al grande pubblico per essere il sistema on line per la raccolta differenziata utilizzato da oltre duemila e ottocento nuclei familiari di Narni”.
Gli artigiani e i professionisti della riparazione possono scrivere a supporto@junkerapp.it per aderire alla rete e quindi ricevere dagli utenti della piattaforma richieste di intervento oppure anche per richiedere semplicemente delle informazioni sul funzionamento dell’iniziativa.
Il progetto Ri.Di. è reso possibile grazie al finanziamento dell’Auri Umbria e il patrocinio di Cna Umbria, Legambiente Umbria e Cesvol Umbria.