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Morbillo, aumentano i casi in Umbria. Barberini: "Promuovere una nuova cultura della prevenzione"

Written by on 21/04/2017

Morbillo, aumentano i casi in Umbria. Barberini: "Promuovere una nuova cultura della prevenzione"

21/04/2017

PERUGIA – “Occorre promuovere una nuova cultura della prevenzione”. Con queste parole l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini è intervenuto commentando il deciso incremento dei casi di morbillo dal 2016 a oggi. Nonostante l’ultima epidemia risalga al 2011, l’assessore ha sottolineato come il vaccino sia “l’unica arma utile. Bisogna puntare sulla conoscenza – ha spiegato Barberini -, sulla consapevolezza, sulla diffusione di informazioni scientifiche corrette sui vaccini, coinvolgendo cittadini, genitori, educatori e operatori sanitari in una rete sociale che smonti bufale e credenze”. Per il morbillo, in Umbria si è passati da un solo caso registrato nel 2014 ai 25 del 2016 e ai 17 di quest’anno, fino ad oggi. La fascia d’età colpita è quella tra i 25 e i 44 anni. Le vaccinazioni sono passata dal 95,4% del 2010 all’89,9% del 2016.
Casi isolati “Si tratta – ha spiegato Barberini – di casi isolati e quasi sempre importati da fuori regione. Dal 2016 c’è stato però un deciso incremento degli episodi, con piccoli focolai, alcuni dei quali collegati tra loro, che hanno determinato un più alto rischio di contagio. Spesso si è trattato – ha precisato l’assessore – di genitori non vaccinati che hanno trasmesso la malattia ai loro figli”.
Il morbillo malattia grave Il morbillo, secondo Barberini, è una malattia molto pericolosa “perché può avere complicanze molto gravi, portando persino alla morte nelle situazioni più complesse. “Nella nostra regione – ha aggiunto -, ci sono stati casi di polmoniti, di epatiti e di gravi insufficienze respiratorie dovute al morbillo, fenomeni da non sottovalutare”.
Calo delle vaccinazioni “In Umbria, come in tutto il Paese – ha detto Barberini – c’é stato un calo progressivo delle vaccinazioni infantili ma siamo al di sopra della media nazionale, con un miglioramento nel corso del 2016. Nel 2015, in Italia, la copertura media per la poliomielite, di riferimento per l’esavalente, è stata del 93,4 per cento mentre in Umbria è stato raggiunto il 93,9 per cento. Per morbillo, parotite e rosolia il dato medio nazionale è stato dell’85,3 per cento, mentre nel territorio regionale e’ stato superato con l’87,5 per cento di vaccinati. L’attenzione comunque resta alta, considerando che siamo scesi sotto la soglia di sicurezza del 95 per cento, raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità”.
Promozione delle vaccinazioni “L’Assessorato alla sanità – ha spiegato ancora Barberini – è fortemente impegnato nella promozione delle vaccinazioni infantili, ritenendole essenziali per la tutela della salute pubblica e per evitare il ritorno di malattie pericolose debellate in passato, nonché la diffusione di nuovi focolai. Non possiamo tornare indietro: dobbiamo dire con forza che i vaccini rappresentano un’opportunità di salute in più per tutti. Nei prossimi mesi verrà realizzata una campagna di comunicazione per sensibilizzare la comunità sull’utilità dei vaccini. Stiamo inoltre cercando di migliorare la qualità del servizio vaccinazioni, attraverso audit periodici nei vari presidi sanitari per verificare la corretta applicazione delle linee guida regionali. Per migliorare il lavoro degli operatori e monitorare meglio il sistema delle coperture, stiamo potenziando il sistema di gestione dei dati. Abbiamo recepito il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2020, che introduce nuovi vaccini, incrementa le sedute e fissa nuovi obiettivi per le copertura da raggiungere e stiamo riorganizzando il sistema sanitario regionale – ha concluso Barberini – per dare risposte efficaci”.


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