Marina Massironi e la sua ironia, al Teatro Secci di Terni
Written by Enrico Tribbioli on 17/12/2017
Marina Massironi e la sua ironia, al Teatro Secci di Terni
17/12/2017
TERNI- Marina Massironi è la protagonista di Ma che razza di Otello?, lo spettacolo che la vede in scena affiancata da un gruppo di musicisti (Fabio Battistelli al clarinetto, Augusto Vismara al violino, Neruda al pianoforte), che arriva lunedì 18 e martedì 19 dicembre al Teatro Secci di Terni, per la Stagione di Prosa 2017-2018 del Teatro Stabile dell’Umbria.
Se a raccontarci l’Otello è Shakespeare, è una tragedia. Se ce la racconta Verdi in musica, è un melodramma. Se a raccontarla è un’attrice poliedrica come Marina Massironi
(doppiatrice, presentatrice, vincitrice nel 2000 del David di Donatello e del Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista, per il film Pane e tulipani), la fosca vicenda del Moro di Venezia diventa una divertente cavalcata fra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni e spassosi cortocircuiti con l’attualità. Tutto questo, nell’inedito testo della scrittrice e giornalista Lia Celi, che mette in campo un inedito punto di vista al femminile rispetto alle eroine del melodramma ripercorrendo in modo ironico la storia. Otello si è fissato nella mente del lettore-spettatore come il dramma della gelosia che a sua volta era stato rimaneggiato da Verdi e Boito, in un periodo storico nel quale furoreggiavano le storie forti ad effetto. La gelosia della nostra era sottende però episodi di violenza brutale, nel triste e troppo ricorrente ambito del femminicidio. La musica dal vivo eseguita dal trio, che evoca i colori dell’orchestra, ripropone arie, recitativi e fantasie di temi (arrangiati da Augusto Vismara) dall’omonima opera lirica.
Firma la regia Massimo Navone, riportando sotto i riflettori l’eterna diatriba della razza umana tra gelosia e invidia. Marina Massironi restituisce al pubblico con umorismo sottile e spiazzante il triangolo Otello–Iago–Desdemona per un’ora e mezza di parole, musica, risate e pensieri, per capire che alla domanda Ma che razza di Otello? c’è una sola risposta, quella data dallo scienziato Albert Einstein: Razza: umana.