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'L’isola che non c’è…' : la legalità spiegata ai bambini

Written by on 13/10/2017

'L’isola che non c’è…' : la legalità spiegata ai bambini

13/10/2017

PERUGIA- L’isola che non c’è… adesso c’è, è la nuova produzione di Tieffeu, realizzata assieme a Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in particolar modo con la sezione nazionale Formazione.
Uno spettacolo di attori e figure, incentrato sul tema dell’Educazione alla Legalità, rivolto ai ragazzi alla scuola primaria e secondaria, concepito come strumento di sensibilizzazione su un tema di viva attualità. Una collaborazione tra il Teatro Figura Umbro e l’associazione diretta da don Luigi Ciotti che si occupa di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno delle mafie, per un progetto che sarà diffuso su scala nazionale, affiancandosi alle numerose azioni educative messe in atto da Libera.
L’isola che non c’è… adesso c’è, è stato presentato stamani a Perugia presso il Teatro di Figura di via del Castellano da Michele Gagliardo referente del settore Formazione di Libera nazionale, Walter Cardinali referente regionale  di Libera in Umbria, Mario Mirabassi  e Francesca Prete di Tieffeu,  autori dello spettacolo.
Una storia, vera… o quasi vera, che potrebbe essere vissuta in un posto qualsiasi  di una città qualsiasi della nostra Italia: quella di un gruppo di ragazzini e di uno spazio verde abbandonato, l’unico rimasto tra i palazzi (e per questo diventato il loro punto di incontro); qui, vivono la propria quotidianità, i propri giochi, finchè un giorno trovano una recinzione che impedisce loro di entrare. Qualcuno vuole edificare nella loro isola felice. La delusione dei bambini, il coinvolgimento e la lotta, anche dei genitori, consentono di riappropriarsi del luogo, che torna ad essere felice per tutti gli abitanti.
L’isola che non c’è… adesso c’è, è una storia reale, caso unico per ciò che riguarda il Teatro di Figura, che di solito attinge al repertorio della fiaba, rappresentata con tecniche antiche ma con un linguaggio moderno. Uno spettacolo con attori (Francesca Prete e Riccardo Toccacielo) e marionette (ben quindici, alte ottanta centimetri, costruite da Mario Mirabassi), che si muovono in una cornice scenografica composta da coloratissimi pop up (realizzati da Rosanna Tabacchini), che appaiono per magia,  ricreando i luoghi della storia. I personaggi in scena, che si comportano e si esprimono come i ragazzi di oggi, favoriscono il necessario processo di identificazione che li spinge ad entrare direttamente nelle problematiche che vengono sollevate e a porsi delle domande; domande, alle quali verrà data risposta, nel corso delle varie rappresentazioni, con la collaborazione di esperti di Libera. Per ulteriori approfondimenti, inoltre, verrà anche distribuito del materiale informativo, destinato ai docenti della scuola.
L’isola che non c’è… adesso c’è, è, quindi, un esempio di come si possono trattare temi attuali di rilevanza sociale (quali le relazioni tra coetanei, i rapporti educativi con gli adulti e i genitori, l’importanza delle regole), con un linguaggio semplice ed accessibile ai ragazzi; una storia semplice ma che deve far riflettere, e sensibilizzare i bambini e gli adulti alla cultura della legalità. Un progetto, che, come è stato ricordato nel corso della presentazione, sarà proposto già dalle prossime settimane su scala regionale e nazionale.
 


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