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Lenticchie umbre nella tavola del cenone di Capodanno

Written by on 31/12/2022

Lenticchie umbre nella tavola del cenone di Capodanno

Da quella di Castelluccio a quella di Colfiorito: in Umbria 14.300 quintali di produzione su 2.300 ettari

31/12/2022

lenticchie umbre

Lenticchie e Cotechino, immancabile abbinamento del tradizionale cenone di fine anno

Lenticchie umbre nella tavola degli italiani per il cenone di Capodanno: è quanto rileva Coldiretti, secondo cui la produzione del prelibato legume nel nostro Paese è di circa 4,3 milioni di chili e particolarmente ricercate sono quelle di Castelluccio di Norcia IGP, dopo che era stata duramente colpita dal terremoto; ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali, come quelle di Santo Stefano di Sessanio (in Abruzzo), di Valle Agricola (in Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (nel Lazio), molisane, di Villalba e Ustica (in Sicilia) o, ancora, umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.

Nella nostra regione, ricorda Coldiretti Umbria, nel corso dell’anno che si sta per concludere, si è avuta una produzione di lenticchia pari a 14.300 quintali per circa 2.300 ettari di superficie.

Lenticchie e cotechino, accoppiata vincente

L’accoppiata vincente, continua Coldiretti,  è con ben sei milioni di chili di cotechino e zampone consumati proprio a fine anno con gran parte della produzione nazionale che è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, ma si rileva anche una apprezzabile domanda di cotechini e zamponi artigianali, anche acquistati direttamente, proprio insieme alle lenticchie, dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

I piatti portafortuna della tavola di Capodanno

Non solo lenticchie, tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono, anche i chicchi di uva. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E sorprendentemente portano fortuna anche gli spaghetti, a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.

Forse anche per battere la paura dell’inflazione e degli effetti della guerra nel menu del cenone degli italiani in otto casi su dieci (ottantadue per cento) sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna, mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel sessantuno per cento dei casi. Sempre secondo quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ sul Capodanno degli italiani, sul podio dei cibi più gettonati al primo posto lo spumante (all’ottantaquattro per cento) e al terzo il cotechino o lo zampone (al sessantanove per cento).


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