Dubbi “Il Ministero dell’Interno – spiega la presidente Porzi – solleva dubbi di legittimità costituzionale per alcune parti, che risulterebbero lesive della competenza esclusiva statale. Non so quale sarà la decisione della presidente Marini, l’organo competente per l’eventuale ricorso in caso di impugnativa del Governo – dice la presidente Porzi –, ma intendo rilevare che le contestazioni al provvedimento non hanno ragion d’essere, frutto forse di un efficientismo fuori luogo nei confronti di una legge di civiltà che vuole rafforzare e creare sinergie con le attività degli organi competenti, in virtù del fatto che chi è nei territori conosce meglio le problematiche di chi è a Roma”.
Differenza “Sottolineando che leggi analoghe delle altre Regioni (Lombardia, Lazio, Liguria e Friuli Venezia Giulia) non sono state impugnate – conclude la presidente Porzi – ribadisco il fatto che il provvedimento umbro non presenta alcunché di ‘sovversivo’: non abbiamo certo inteso con la nostra normativa di sostituirci o sovrapporci agli organi dello Stato, abbiamo solo messo a disposizione uno strumento in più, volto a rafforzare lo sforzo di tanti soggetti coinvolti nella lotta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che è una vera piaga del nostro secolo”.