
Lavoro, a luglio in Umbria previste oltre 5.600 assunzioni
Written by enricotribbioli on 10/07/2021
Lavoro, a luglio in Umbria previste oltre 5.600 assunzioni
Secondo le stime diffuse dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, commissionato dalle Camere di commercio, la domanda risulta sopra ai livelli pre-Covid
10/07/2021

Lavoro, a luglio in Umbria previste oltre 5.600 assunzioni
PERUGIA- Dopo due anni di cali consistenti in tutti i settori produttivi, a luglio in Umbria si conferma la ripresa della domanda di lavoro, quasi in linea con gli ottimi livelli già raggiunti a giugno: a dirlo è il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e illustrato dal presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni. In particolare, le imprese umbre con più di un dipendente che hanno previsto assunzioni nel mese in corso saranno il 13% del complesso, per un totale di 5.640 entrate al lavoro programmate, che saliranno a 14.660 nel trimestre estivo luglio, agosto, settembre 2021.
“Ma il dato che più di ogni altro ci conforta e ci dà speranza -sottolinea in un nota il presidente Mencaroni- è quello relativo al confronto con luglio 2019, anno pre-Covid. In due anni, abbiamo riagganciato e superato le posizioni di prima dell’emergenza sanitaria”.
Le nuove entrate programmate sono, infatti, 890 in più (+18,1%) del luglio 2019.
Delle 5.640 previsioni di assunzione previste, il 26% sarà stabile, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 74% dei casi risulterà un lavoro a termine, a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita. In Umbria la domanda di lavoro a luglio si concentrerà per il 68% nei settori dei servizi.
Inoltre, il 69% di tutte le entrate previste sarà generato da piccole e medie imprese con meno di cinquanta dipendenti. Dal Borsino Excelsior emerge poi che il 34% delle assunzioni sarà destinato a operai specializzati e conduttori di impianti, il 33% a professioni commerciali e dei servizi, il 15% a dirigenti, specialisti e tecnici. Agli under 30 sarà destinata una quota del 32% delle assunzioni previste, circa 1.804 posti.
Stabili all’11% le entrate al lavoro di personale laureato. Sempre consistente, infine, la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento, quaranta casi su cento, anche a seguito di una elevata richiesta di esperienza in aumento rispetto alla situazione pre-Covid.