PERUGIA – Dal 23 al 26 agosto, presso la Casa di Ospitalità Filippin a Paderno del Grappa (TV), si è svolto l’ incontro nazionale dell’Ordo virginum. Il tema scelto per l’incontro era La gioia del Vangelo abita, educa e trasfigura il cuore. Evangelizzare arricchisce la mente ed il cuore, apre orizzonti spirituali, rende più sensibili per riconoscere l’azione dello Spirito (cf. EG 272). Le consacrate ed alcuni delegati vescovili si sono  posti in ascolto degli inviti di Papa Francesco che non propone solo contenuti ma scelte concrete, stili di vita che evidenziano come la consacrazione è portatrice di grazia per l’umanità e manifesta relazioni vitali che umanizzano ed evangelizzano. L’incontro è stato preceduto da un seminario dove si sono approfonditi aspetti umani sulla formazione, riflettendo sui punti di forza, punti di debolezza, minacce e opportunità, inoltre si è lavorato con un metodo interattivo e sinodale per sviluppare e approfondire criteri per un percorso formativo alla luce della recente istruzione pubblicata  dalla Santa Sede (congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica) 4 Luglio 2018 : “Ecclesiae Sponsae Imago” sull’ “Ordo Virginum”, che approfondisce la fisionomia e la disciplina di questa forma di vita. Il lavoro del seminario è stato proposto dal tavolo di lavoro formato da alcune consacrate che si sono prese la responsabilità di riflettere e organizzare tale incontro e altri sulle varie tematiche seminariali.

L’incontro ha avuto come fulcro la relazione di Mons. Renzo Bonetti, presidente della “Fondazione Famiglia Dono Grande” e già delegato Cei per l’Ordo virginum, con la relazione su “Il significato dell’Ordo virginum nel contesto della crisi del matrimonio e della famiglia”; si è trattato di una meditazione profonda e attuale sulla realtà interiore e relazionale di ciascuna. I temi sono stati declinati sull’approfondimento dei motivi per i quali lo Spirito Santo ha offerto in questo momento storico questo dono alla Chiesa e al mondo.

La consacrata nel mondo è dono e annuncio perché è persona in relazione stabile e visibile con Gesù, la bellezza della relazione sponsale ha il suo inizio e fondamento nel battesimo, la centralità dell’eucarestia e il corpo per dire l’amore, per ciascuno di questi aspetti la vergine diventa dono nella Chiesa nella società e per gli sposi. Particolare accento Mons. Bonetti lo ha messo nel vivere la territorialità, cioè essere incarnate in un territorio, conoscere i vicini di casa, le situazioni di disagio e povertà come condividere le gioie delle persone del vicinato e con cui si lavora. Vivere nell’Ordo come appartenenza e valore promuovendo tra le coppie cristiane una unità sacramentale indispensabile per vivere e testimoniare la novità del sacramento.

Altro momento di rilievo, la tavola rotonda durante la quale sono state presentate le testimonianze di tre consacrate. Le celebrazioni sono state presiedute dai vari vescovi delle diocesi del Triveneto. Il prossimo incontro nazionale si svolgerà ad Assisi dal 21 al 25 agosto 2019 con l’accoglienza che sarà curata dalle consacrate delle diocesi dell’Umbria e delle Marche.

Che cos’è l’Ordo Virginum

L’Ordo Virginum è una forma di consacrazione laicale alla quale possono accedere donne al di sopra dei 25 anni, che non abbiano contratto matrimonio o abbiano convissuto. Chi si consacra secondo questo antichissimo rito riscoperto con il Concilio Vaticano II   sono donne battezzate che vivono in forme di vita ordinaria, possono vivere da sole o in famiglia, o con altre consorelle, si mantengono con il proprio lavoro e non necessariamente svolgono un servizio all’interno della Chiesa. E’ prevista, dalla nota pastorale pubblicata dalla Cei nel 2014, una regola di vita personale che annualmente confrontano con il Vescovo diocesano o il suo delegato. Il 31 maggio 1970 la Sacra Congregazione per il Culto Divino, su speciale mandato di Papa Paolo VI, ha promulgato il nuovo Ordo consecrationis virginum, questa forma di consacrazione è riconosciuta dal codice di diritto canonico al n. 604.

Impegno di castità. Le consacrate emettono un proposito di verginità nelle mani del Vescovo diocesano attraverso il rito, che è personale e pubblico, le peculiarità di questo tipo di consacrazione sono essenzialmente due: la prima riguarda l’impegno di castità che si realizza nel dono di se ad imitazione di Cristo che si è donato senza riserve e per sempre. Le consacrate hanno una particolare cura della vita spirituale per questo è richiesto un confronto con una persona di comprovata esperienza in campo spirituale, recita delle ore liturgiche in comunione con la Chiesa l’ascolto e la meditazione della Parola e quando è possibile l’eucarestia quotidiana.

Diocesanità. La seconda caratteristica che le contraddistingue è la diocesanita: è Il  Vescovo diocesano ad accogliere come dono dello Spirito le vocazioni alla consacrazione nell’Ordo virginum, promuovendo le condizioni per la formazione e il radicamento delle consacrate nella Chiesa a lui affidata, tale radicamento è reso vivo nella vita della consacrata in mezzo agli uomini attraverso un impegno ecclesiale, ma anche intessuto nella vita di relazioni di amicizia e del contesto lavorativo, l’impegno a vivere la vita battesimale è possibile esprimerlo anche attraverso un impegno civile e/o politico.

Nel Luglio 2018 è stata pubblicata una Istruzione della Congregazione per Gli Istituti Di Vita Consacrata e le Società Di Vita Apostolica: “ECCLESIAE SPONSAE IMAGO” per offrire a tutti Vescovi, alle vergini consacrate, alle donne in formazione e a quanti sono interessati a questa peculiare vocazione un documento di indirizzo e promozione.

In Umbria dal 1998 ad oggi si sono consacrate secondo questo rito 20 donne, appartenenti alle varie diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; Gubbio; Perugia-Città della Pieve; Orvieto-Todi; Terni-Narni-Amelia; Spoleto-Norcia. L’8 settembre 2018 nella Chiesa Cattedrale di Perugia Città della Pieve verrà consacrata dal Cardinale Gualtiero Bassetti una donna della parrocchia “Girasole San Mariano”.

A livello nazionale c’è un Gruppo per il Collegamento che annualmente organizza un incontro nazionale e altre occasioni di formazione; inoltre cura i rapporti tra le consacrate delle varie Diocesi.