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La foresta di Piegaro, per lo studio dei cambiamenti climatici

Written by on 21/11/2020

La foresta di Piegaro, per lo studio dei cambiamenti climatici

La ricerca, nell'ambito del progetto scientifico Trace promosso da Pefc Italia, viene presentata in occasione della Giornata nazionale degli alberi

21/11/2020

La foresta di Piegaro, nel corso del progetto scientifico Trace

PIEGARO- La foresta di Piegaro, oggetto di studio sugli effetti negativi del cambiamento climatico. Questo, attraverso il Rapporto Trace tree talker condotto nell’ambito del progetto scientifico Trace e promosso dal Gruppo Margaritelli, da Pefc Italia e dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc). I risultati della ricerca, vengono presentati in occasione della Giornata nazionale degli alberi, che si celebra oggi sabato 21 novembre, istituita dal 2013 dal Ministero dell’Ambiente.

Un riscaldamento globale che mette in pericolo anche la vita e la salute degli alberi, tra temperatura in aumento e ciclo delle stagioni nel caos, è quanto emerge dal risultato di un monitoraggio di quasi ottocento giorni all’interno della foresta  di Piegaro, che ha permesso di conoscere lo stato di salute delle piante attraverso un’attenta osservazione effettuata direttamente nella foresta.

I dati sulla salute dell’area verde, sono stati raccolti grazie ad appositi sensori installati direttamente sui tronchi, dei dispositivi capaci di trasmettere informazioni sulle quantità d’acqua assorbita dalle piante, sulla qualità e sul colore del fogliame, ma anche sulla presenza di eventuali malattie all’interno degli organismi vegetali. Dall’ottobre del 2018 ad oggi, le osservazioni, come spiegato nel Rapporto Trace tree talker, hanno permesso di accertare un anticipo nella ripresa vegetativa degli alberi che ha causato una germogliazione anticipata e un ritardo nella senescenza autunnale.

Un’importante ricerca, che, come dicevamo, viene presentata in occasione della Giornata nazionale degli alberi, istituita dal 2013 ma che affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nel lontano 1898 per iniziativa del ministro della Pubblica istruzione Guido Baccelli. L’obiettivo della ricorrenza, è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschiforeste. La giornata, prevede anche numerose iniziative concrete volte alla riqualificazione del verde urbano e alla valorizzazione degli spazi pubblici, come la messa a dimora di nuovi alberi. Nel 2020 a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria Coronavirus, molti eventi non si sono potuti tenere fisicamente, ma mai come quest’anno dobbiamo fermarci a riflettere sull’importante compito che questi esseri viventi svolgono nelle nostre vite. Non solo purificano l’aria che respiriamo, ma contribuiscono anche a creare degli ambienti naturali in cui rifugiarci, alla ricerca di un po’ di pace e connessione con il mondo che ci circonda.


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