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La Filiera nocciolo in Umbria è arrivata a 500 ettari di impianti

Written by on 26/04/2021

La Filiera nocciolo in Umbria è arrivata a 500 ettari di impianti

Tra opportunità, sviluppi e difesa da attacchi demagocici si è fatto il punto in un webinar con Confagricoltura, ProAgri e Ferrero

26/04/2021

Filiera nocciolo

La Filiera nocciolo in Umbria è arrivata a 500 ettari di impianti

PERUGIA- Filiera Nocciolo Umbria – Sviluppo e Opportunità, è stato il tema del webinar che si è svolto venerdì 23 aprile. Quella che che tre anni fa sembrava una sfida, ormai è una realtà con grandi margini di ampliamento. A fare il punto sulla filiera è stato Domenico Brugnoni, presidente ProAgri (Consorzio produttori agricoli) con cui Ferrero Hco ha sottoscritto un contratto che prevede di raggiungere in Umbria settecento ettari a noccioleto entro il 2025: passando dai circa quaranta ettari iniziali piantati tre anni fa, ai centodieci del 2019, ai trecentocinquanta del 2020 per arrivare ai cinquecento ettari attuali, distribuiti in varie aree della regione e in diverse altitudini.

Dopo la visita fatta lo scorso anno nei campi e l’impegno messo in questa idea progettuale di forte interesse per gli imprenditori agricoli, al webinar dedicato alla Filiera Nocciolo Umbria, è intervenuto anche l’assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni, con le conclusioni che sono state poi affidate a Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, associazione che fin dall’inizio ha supportato questa sfida di grande opportunità per le imprese agricole umbre.

Di progettazione e realizzazione impianti ha parlato Ivan Seri, responsabile PNI Centro Italia HCo Ferrero, mentre sul tema dei servizi e assistenza tecnica è intervenuto Iacopo Bianconi, tecnico ProAgri che coordina le attività dei tecnici sugli impianti di nocciolo. Per i dettagli del Progetto Nocciolo Italia voluto da Ferrero Hazelnut Company la parola è stata data a Fabio Piretta, project Manager Ferrero Hco. Una filiera in crescita, quindi, e che ha dato modo alle imprese agricole che hanno aderito di diversificare e di incrementare il proprio reddito, come ha spiegato Rossi. Per il presidente di Confagricoltura c’è una grande adattabilità del nocciolo ai terreni umbri.

“In questa filiera c’è ancora capienza -ha spiegato Rossi- perché riducendo i costi di impianto siamo riusciti ad arrivare già a cinquecento ettari e possiamo puntare a novecento con i budget previsti inizialmente dal progetto di filiera. Attualmente è in corso una interlocuzione con Ferrero per un ampliamento del contratto.

Come Confagricoltura, difenderemo questa ed altre filiere da attacchi e demagogie che vengono da chi, in Umbria e fuori, pensa di rimanere allo status quo e di lasciare gli agricoltori nella difficoltà economica. Noi combatteremo sempre tutti quelli che in maniera ideologica e senza fondamento scientifico pensano di andare ad influenzare le scelte degli agricoltori.

Senza dimenticare -ha concluso il presidente- l’importante supporto da parte della Regione Umbria in questo percorso,  a questa come ad altre filiere”.

L’assessore regionale Morroni, dopo avere apprezzato l’impegno che gli agricoltori stanno mettendo per portare avanti in Umbria questa filiera stimolato da associazioni come Confagricoltura, sempre in prima linea su questo fronte, ha evidenziato tre argomenti che portano la Regione a guardarla con interesse e non solo a parole.

“Viste le scelte fatte per orientare risorse crescenti per completare una filiera che potrà caratterizzare sempre più l’agricoltura umbra del futuro. Specialmente per una regione piccola, ma con potenzialità importanti e straordinarie come la nostra. Un’agricoltura  che deve riposizionarsi e guardare alla creazione di valore e profitto, e quindi orientare la propria attività verso colture come quella del nocciolo che vanno in tal senso”.

Il presidente ProAgri Brugnoni, a conclusione del webinar dedicato alla Filiera Nocciolo Umbria, ha sottolineato la grande motivazione degli agricoltori nel creare opportunità di filiera con prospettive agricole, sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico.

“Siamo partiti -ha detto- sfidando una coltura presente in altre realtà italiane ma che conoscevamo poco qui in Umbria. Il primo obiettivo dei cinquecento ettari è stato raggiunto proprio nelle settimane scorse, e questo non era scontato.

Siamo ora sempre più convinti che questa coltura ha una fattibilità concreta nei nostri territori, dopo aver sperimentato anche tutta una metodica con costi competitivi e servizi tecnici.

Per fare in modo, quindi, che questo progetto abbia una evoluzione positiva e in crescita, servono sempre più imprese agricole disposte a diversificare le proprie produzioni e puntare sul nocciolo”.

L’invito agli agricoltori, partito anche dal webinar, è quello di pensare sempre più a questa opportunità, con la convinzione che il nocciolo potrà essere in futuro un pezzo importante nell’economia delle aziende. A tal proposito, è stato infine ricordato che sono possibili visite nelle aziende dove tre anni fa sono stati realizzati i primi impianti. Si può prenotare una visita, inviando un’email ad uno di questi indirizzi sannipoli@fattoriatabacchi.itiacopo.bianconi@fattoriatabacchi.it.

Oppure telefonando allo 075 86 27 939 e 075 86 27 931.


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