La danza del giovedì, è il nuovo progetto del Teatro Stabile dell’Umbria dedicato alle nuove e diverse forme di linguaggio dell’arte coreutica. Una serie di appuntamenti in programma dal 29 dicembre fino al prossimo 7 aprile al Teatro Morlacchi di Perugia, per un vero e proprio viaggio attraverso la danza contemporanea; una rassegna dedicata all’incontro e al dialogo con gli spettatori, rivolto in particolare agli studenti degli istituti superiori, delle università e delle accademie del capoluogo umbro.

In programma cinque spettacoli di importanti coreografi italiani, di rilievo nazionale e internazionale, da sempre impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi artistici e protagonisti della nuova scena.

“Viviamo un periodo in cui è difficile valutare le relazioni-spiega il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Nino Marino- Una nuova scommessa: far partire un progetto legato alla disciplina artistica che si occupa da sempre del rapporto tra corpi, stimolando attivamente la partecipazione anche attraverso laboratori pratici”.

Dopo l’anteprima del 18 novembre con FOLK-S will you still love me tomorrow di Alessandro Sciarroni, la rassegna entra nel vivo mercoledì 29 e giovedì 30 dicembre con Graces di Silvia Gribaudi, uno spettacolo che si è interroga sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile. Giovedì 20 gennaio, il duo Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi porterà, invece, in scena la performance Ara ! Ara !.

Venerdì 11 e sabato 12 febbraio è la volta di La Natura delle cose di Virgilio Sieni, uno dei più significativi danzatori e coreografi viventi, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. Giovedì 17 marzo, va in scena lo spettacolo Toccare – the white dance di Cristina Kristal Rizzo , dancemaker attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 90.

L’ultimo appuntamento del progetto La danza del giovedì, è per il prossimo 7 aprile con Verso la Specie di Claudia Castellucci, storica fondatrice assieme al fratello Romeo della Compagnia Raffaello Sanzio.