SPOLETO- Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, nell’allestimento curato dal regista Stefano Monti, è la nuova produzione che chiude la 71esima Stagione del Teatro Lirico Sprimentale Adriano Belli di Spoleto. Il capolavoro del musicista francese,tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée, viene riproposto dopo diciassette anni dall’ultima messa in scena da questo venerdì alle 20.30 al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto, dove rimarrà fino domenica 24 settembre prima di essere portato nei principali teatri umbri, nell’ambito della Stagione Lirica Regionale 2017 organizzata dallo Sperimentale, dal 25 al 30 settembre.
Quella che è, senz’altro, una delle opere liriche tra le più rappresentate al Mondo, venne rappresentata per la prima volta al Teatro dell’Opèra Comique di Parigi il 3 marzo 1875,  non ebbe grande successo così che il,suo autore, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. Il tormentato amore tra la zingara Carmen e il militare Don José e le gesta del torero Escamillo; la famosa marcia iniziale dell’Overture; le struggenti note della celeberrima habanera L’amour est un oiseau rebelle (L’amore è un uccello ribelle); il tutto, nella sanguigna atmosfera tipicamente spagnola, potranno essere ancora apprezzate nel nuovo allestimento realizzato, come dicevamo, del regista Stefano Monti, che ha curato anche le scene e costumi. Famoso per aver collaborato nella sua carriera teatrale, televisiva e cinematografica con nomi del calibro di Virginio Puecher, Luca Ronconi e Mauro Bolognini, torna a lavorare con il Lirico Sperimentale dopo aver allestito in modo particolarmente efficace lo scorso anno Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi.
“Di Carmen è stato scritto e detto di tutto, dai più autorevoli saggisti -dice il regista Monti–  Che posso aggiungere, ancora ? Quello che è certo, che sono intervenuto in modo atipico in questo nuovo allestimento attraverso un oggetto, che non rivelo per non guastare la sorpresa. Un oggetto ludico, e non di morte di cui si trova traccia già nell’antichità, e che trae origine da un mito e che a sua volta si ricollega all’altro mito, del salto delle corna del toro. Prima della morte, c’è la vita e in un momento storico in cui la decadenza della società occidentale celebra solo la morte, vorrei celebrare innanzitutto la vita”.
In scena, i cantanti dello Sperimentale accompagnati dall’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale, diretta dal francese Laurent Campellone, vincitore all’unanimità, nell’ottobre del 2001, a soli 29 anni, dell’ottava edizione del Concorso Internazionale per giovani direttori d’orchestra Franco Capuana, promosso dalla Comunità Europea ed organizzato a Spoleto.
Dopo il debutto di questo venerdì alle ore 20.30 al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti di Spoleto (dove verrà replicata sabato 23, sempre alla stessa ora, e domenica 24 nel pomeriggio alle 17.00), Carmen sarà ancora rappresentata nei principali teatri umbri, nell’ambito della Stagione Lirica Regionale 2017. Lunedì 25 e martedì 26 settembre al Teatro Morlacchi di Perugia;mercoledì 27 al Teatro Lyrick di Assisi; giovedì 28 al Teatro degli Illuminati di Città di Castello; venerdì 29 al Teatro Comunale di Todi; sabato 30 al Teatro Mancinelli di Orvieto.