Marini Dal canto loro i presidenti delle Regioni Umbria e Marche, Catiuscia Marini e Luca Ceriscioli, hanno ribadito che l’opera non può ripartire se non si pagano le imprese creditrici. “Non può essere un giorno di festa – ha detto Marini – se si pensa di fare la strada uccidendo le piccole e medie imprese, centrali per il tessuto produttivo ma anche per la ricostruzione delle zone terremotate. Abbiamo chiesto al governo un luogo di confronto, dove anche i nostri tecnici possano portare proposte. E poi serve un provvedimento straordinario per sbloccare la situazione. Chi pensa addirittura di cacciare le ditte, oltre a non pagarle, per finire la strada può toglierselo dalla testa”.
Segnale “La presenza del premier Conte e del ministro Toninelli rappresenta un segno di grande attenzione e non è per nulla scontato. Il completamento del progetto Quadrilatero è fondamentale per unire l’ Adriatico e il Tirreno, non è banale. Conte e Toninelli sono qui perché si è finalmente sbloccata una situazione di stallo che è andata avanti per otto lunghi mesi e certamente non per colpa della stazione appaltante”, ha dichiarato il presidente di Quadrilatero spa Guido Perosino presente al riavvio del cantiere Quadrilatero Marche-Umbria. “Siamo riusciti a completare la Civitanova-Folignoin sei anni e senza intoppi di rilievo – ha ricordato -. Così non è andata per la Perugia-Ancona, ben tre fallimenti di grandi imprese e che ci obbliga tutti a fare una riflessione sul comparto dell’ edilizia con un aggiornamento del quadro normativo. Ci serva dunque come esperienza per rendere il Paese più moderno e competitivo perché occorre sbloccare e non bloccare. Da parte nostra – ha aggiunto – monitoreremo affinché questo riavvio dei lavori non rimanga lettera morta e che venga rispettato il nuovo cronoprogramma con l’ apertura definitiva della strada nella primavera del 2020″.
Astaldi Quanto alle aziende sub-appaltatrici creditrici di Astaldi, secondo Perosino, “è fondamentale che non si costruiscano opere pubbliche generando una crisi dell’ indotto. Il quadro normativo di riferimento va modificato anche nella contrattualistica fra privati e esaminando anche gli aspetti legati alla legge fallimentare. È chiaro – ha insistito – che esiste un confine netto per i crediti passati per via della procedura concorsuale di Astaldi. Magari si può pensare a qualcosa di straordinario e la presenza di Conte e Toninelli è certamente legata anche a una riflessione in questo senso, per non far fallire altre aziende. Oggi ho molta speranza grazie a questo incontro”.