PERUGIA- Un percorso attraverso quarantasei opere, per riscoprire l’importanza di un artista troppo spesso sottovalutato ed incompreso. Con questo intento, è stata inaugurata presso la Galleria ‘Tesori d’Arte’ del Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia la mostra ‘Sassoferrato. Dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita’, organizzata dalla Fondazione per l’Istruzione  Agraria, dall’Università degli Studi di Perugia e dalla Regione dell’Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e della Regione, e il patrocinio del Comune di Perugia. Curata da Vittorio Sgarbi e Cristina Galassi, resterà aperta fino al prossimo 1 ottobre presentando oltre le diciasette tele realizzate da Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato per il complesso benedettino di Perugia, tra cui L’Immacolata Concezione (la pala d’altare che fu prelevata nel 1812 e portata in Francia per ordine del direttore del Musée Napoleon, come si chiamava allora l’odierno Museo del Louvre , ed ora, grazie ad un prestito, straordinario rientrata nella sua originaria sede dopo oltre duecento anni), di famosi maestri ai quali l’artista si ispirò come Pietro Perugino, Tintoretto, ma anche Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino, stretto seguace di Caravaggio,  provenienti da varie raccolte pubbliche e private italiane e straniere. Un evento, che, come hanno tenuto a ribadire gli stessi curatori, accrescerà l’interesse per un formidabile artista del Seicento italiano a volte relegato in secondo piano, accusato perfino di essere un copista.
All’inaugurazione della mostra, svoltasi nel pomeriggio di venerdì 7 aprile, hanno preso parte, oltre ai due curatori la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il rettore dell’Università di Perugia e presidente della Fondazione per l’Istruzione Agraria Franco Moriconi, il sottosegretario ai Beni e attività culturali e turismo Ilaria Borletti Buitoni, l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Maria Teresa Severini, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria Marica Mercalli, il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini, l’abate di San Pietro padre Giustino Farnedi, il vescovo ausiliare dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve e presidente della rete dei Musei ecclesiastici dell’Umbria monsignor Paolo Giulietti, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Giampiero Bianconi.
“Un’iniziativa che va interpretata non solo come importante contributo alla migliore conoscenza e valorizzazione dei nostri tesori d’arte, ma anche come messaggio in controtendenza rispetto alle immagini drammatiche della nostra regione che si sono recentemente impresse nell’immaginario collettivo” ha commentato la presidente della Regione, Marini a margine dell’inaugurazione.