
Inaugurata a Città della Pieve la prima Casa della Comunità
Written by enricotribbioli on 05/01/2023
Inaugurata a Città della Pieve la prima Casa della Comunità
Ubicata presso l’ex Casa della salute, è la prima delle ventitre Case previste dal nuovo Piano sanitario regionale 2022-2026 della Regione Umbria
05/01/2023

L'inaugurazione della Casa della Comunità di Città della Pieve
Inaugurata a Città della Pieve la prima delle ventitre Case della Comunità previste dal nuovo Piano sanitario regionale 2022-2026 della Regione Umbria.
La cerimonia, molto partecipata, si è tenuta giovedì 5 gennaio, in via Beato Giacomo Villa (sede dell’ex Casa della salute), alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; del direttore Regionale Salute e Welfare della Regione Umbria, Massimo D’Angelo; del direttore generale Usl Umbria 1, Massimo Braganti; del direttore del Distretto Trasimeno Usl Umbria 1, Emilio Paolo Abbritti; del sindaco del Comune di Città della Pieve, Fausto Risini; e del presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Matteo Burico.
La Casa della Comunità è situata presso l’ex Casa della Salute di Città della Pieve – Centro di Salute Trasimeno Sud-Ovest del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1.
I servizi e le competenze offerte
E’ in grado di erogare i servizi e le competenze professionali secondo gli standard previsti dal Dm n. 77/2022, recepito dalla Regione Umbria con Dgru n. 1329 del 14/12/2022, prevedendo: équipe multiprofessionali (Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta, Continuità Assistenziale, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri e altre figure sanitarie e socio-sanitarie); presenza medica h24, sette giorni su sette, anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale (garantita dal personale del Punto di Primo Intervento nell’orario 8-20 e dai medici di Continuità Assistenziale in orario notturno, nei giorni festivi e prefestivi); presenza infermieristica h24, sette giorni su sette; Punto unico di accesso (Pua) sanitario; punto prelievi; programmi di screening; servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio della cronicità (ecografo, elettrocardiografo, spirometro) anche attraverso strumenti di telemedicina; servizi ambulatoriali specialistici per le patologie ad elevata prevalenza; servizi infermieristici, sia in termini di prevenzione collettiva e promozione della salute pubblica, inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC), sia di continuità di assistenza sanitaria, per la gestione integrata delle patologie croniche; sistema integrato di prenotazione collegato al Cup aziendale; servizio di assistenza domiciliare di base; integrazione con i servizi sociali; partecipazione della comunità e valorizzazione della collaborazione con i servizi sociali dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, associazioni di cittadini e volontariato. E’ messo a disposizione delle associazioni del territorio uno spazio per favorire il supporto nella presa in carico dei cittadini.
La Casa della Comunità, è il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza socio-sanitaria e rappresenta il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento, in cui i cittadini trovano risposta al proprio bisogno di salute.
E’ considerata un’evoluzione della Casa della salute, in quanto non rappresenta soltanto una struttura dove vengono forniti i servizi per le cure primarie, ma anche il luogo al cui interno avviene l’incontro tra i diversi soggetti ed enti del territorio con l’obiettivo di condividere e pianificare le azioni volte a favorire l’integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali e tra servizi sanitari e sociali e la partecipazione della comunità locale, delle associazioni di cittadini, dei pazienti e dei caregiver.
Un modello di intervento integrato e multidisciplinare
La Casa della Comunità promuove un modello di intervento integrato e multidisciplinare secondo il paradigma della medicina di iniziativa per la pianificazione e l’erogazione di interventi sanitari non solo volti alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione ma anche alla prevenzione e alla promozione della salute e del benessere dei cittadini. La sua mission è quella di prendersi cura delle persone fin dal momento dell’accesso, attraverso l’accoglienza dei cittadini, la collaborazione tra professionisti, la condivisione dei percorsi assistenziali, la responsabilità professionale e la valorizzazione delle competenze, utilizzando in modo appropriato le risorse disponibili in funzione degli effettivi bisogni di salute di ciascun cittadino e anche per ridurre gli accessi impropri negli ospedali.