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Covid, il generale Figliuolo in Umbria visita le zone del sisma: “Lo Stato è presente”

Written by on 01/07/2021

Covid, il generale Figliuolo in Umbria visita le zone del sisma: “Lo Stato è presente”

Giovedì visita nel cratere sismico del commissario straordinario per l'emergenza Covid che fa il punto della situazione sulle vaccinazioni

01/07/2021

Il generale Figliuolo accolto nella basilica di Santa Rita da Cascia dal rettore, padre Luciano De Micheli, e da suor Maria Rosa Bernardinis, priora del monastero

Il generale Figliuolo accolto nella basilica di Santa Rita da Cascia dal rettore, padre Luciano De Micheli, e da suor Maria Rosa Bernardinis, priora del monastero

NORCIA – Giovedì visita nel cratere sismico dell’Umbria del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, in occasione della campagna di vaccinazione a tappeto che sta coinvolgendo i comuni terremotati della Valnerina. La prima tappa a Cascia dove il generale è stato accolto dal sindaco Mario De Carolis, per poi spostarsi a Norcia. Parlando della campagna di vaccinazione in corso, decisa di concerto con la Regione Umbria un mese fa, Figliuolo ha sottolineato che “lo Stato c’è ed è vicino a tutti i cittadini, soprattutto a chi soffre di più”. “Queste popolazioni sono già sofferenti per le ferite del sisma 2016, con la pandemia hanno subito una ulteriore sofferenza”, ha detto il commissario.

Vaccinazione “Questo territorio – ha aggiunto – va curato e rimarginato ed è quindi importante essere qui presenti”. Il generale Figliuolo ha ricordato che la campagna vaccinale a tappeto “è stata possibile grazie a una grande sinergia tra la struttura commissariale, la Regione, i Comuni, le forze dell’ordine, la Croce Rossa, la Difesa e la Protezione civile”. “Un impegno corale che ha portato a questi risultato, il lavoro di squadra ha permesso il cambio di passo”, ha evidenziato Figliuolo. “I cittadini hanno accolto con entusiasmo la chiamata alla vaccinazione, hanno capito che lo Stato c’è e gli è vicino”, ha concluso il commissario. La somministrazione della prima dose nella campagna vaccinale si concluderà venerdì, ma dal 6 luglio ì militari daranno avvio alla inoculazione delle seconde dosi. Si ricomincerà dai comuni più piccoli della Valnerina, per concludere a fine luglio con le somministrazioni a Cascia e Norcia.

Il quadro “A luglio manterremo la quota di somministrazione delle 500 mila dosi di vaccini al giorno”, ha dichiarato  Figliuolo, rispondendo alla domanda dell’Ansa sulla richiesta delle Regioni di poter avere un numero maggiori di dosi vaccinali anti Covid. “I numeri – ha spiegato Figliuolo – non sono un’opzione, a luglio avremo le stessi dosi di vaccini Rna di giugno”. “Il problema – ha aggiunto – è legato alle agende che molte Regioni hanno programmato prima che uscissero le nuove prescrizioni del Cts che portano Astrazeneca ad essere utilizzata solo per le seconde dosi per gli over 60”.  “Ma – ha detto ancora il commissario – questo mese avremo 2 milioni e 600 mila dosi di Astrazeneca per gli over 60 e 14 milioni e 600 mila dosi di vaccini Rna e quindi, matematicamente, riusciremo a mantenere le 500 mila somministrazioni quotidiane”. “A fine settembre – ha sottolineato il generale Figliuolo – avremo l’80% della popolazione vaccibabile, vaccinata”. Il commissario straordinario a parlato al termine della visita al centro vaccinale di Cascia dove è il corso la campagna di vaccinazione a tappeto nel cratere sismico dell’Umbria, che vede impegnato anche l’Esercito italiano.

A Santa Rita “Ho chiesto a Santa Rita di aiutare l’Italia ad uscire da questa pandemia, far sì che la campagna vaccinale proceda e che tutti gli italiani ne capiscano l’importanza. Confidenti nella scienza ma anche nella spiritualità, auspico che Santa Rita posi la sua santa mano sopra di noi per far in modo che ne usciamo”, ha dichiarato davanti all’urna che custodisce il corpo di Santa Rita a Cascia, il generale. A Cascia per visitare il punto vaccinale straordinario allestito dall’Esercito, il commissario, accompagnato dal sindaco Mario De Carolis, è stato accolto nella Basilica di Santa Rita dal Rettore padre Luciano De Michieli. Figliuolo ha anche incontrato suor Maria Rosa Bernardinis, priora del monastero Santa Rita da Cascia, che ha assicurato le preghiere di tutta la comunità a sostegno della ripresa e del futuro del Paese. “È davvero un grande privilegio aver potuto visitare il Santuario di Santa Rita da Cascia. Che Santa Rita ci illumini e dia a tutti gli italiani la possibilità di superare questa pandemia, che ha già provocato tanti lutti e sofferenze. Sono fiducioso che tutti insieme, agendo con fede e buona volontà vinceremo questa sfida epocale”, ha scritto il commissario sul libro dove le agostiniane raccolgono i pensieri delle autorità che eccezionalmente fanno ingresso all’urna della santa.

Tesei  “Voglio veramente ringraziare l’Esercito, il generale Figliuolo e tutti gli operatori, che sono stati davvero bravissimi. Devo dire che c’è stata una vicinanza con la nostra regione fin dall’inizio della gestione della pandemia”, ha dichiarato a Norcia la presidente della Regione, Donatella Tesei. “Quando è arrivato l’ospedale da campo dell’Esercito – ha ricordato Tesei a margine dell’incontro – è stato un momento anche di sollievo per tutti noi perché stavamo affrontando quella fase critica dell’aumento esponenziale dei contagi, e ci ha consentito veramente di curare tutti in Umbria e di non mandare fuori nessuno. Sono stati veramente eccezionali quindi io continuo a ringraziarli. Ma lo sapevo già chi è l’Esercito quindi non avevo dubbi su questo”. A proposito della campagna di vaccinazione nelle zone umbre del sisma, la presidente ha aggiunto: “Non posso che ringraziare il generale Figliuolo perché appena ho avanzato la proposta in occasione della sua visita di maggio, l’ha subito accolta. Si tratta di un’esigenza per un territorio già provato per l’emergenza post-sisma del 2016 e quindi di andare incontro alle persone nei luoghi in cui vivono”, ha osservato, ricordando che in particolare a Norcia “il numero degli abitanti complessiavmente non è molto elevato ma sicuramente la dislocazione territoriale è molto diffusa”.


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