PERUGIA – Continua la gara di solidarietà di associazioni e aziende per combattere il coronavirus: la Fondazione umbra cuore e ipertensione ha fatto la sua donazione, un ventilatore per il reparto di cardiologia mentre Anmig Umbria dona 1000 euro alla Protezione Civile regionale. 

Donazione di un ventilatore Non sono solo le aziende, gli enti e i privati cittadini che continuano a fare donazioni all’azienda ospedaliera di Perugia, ma a voler dimostrare la loro vicinanza ci sono anche le associazioni. La “Fondazione umbra cuore e ipertensione“ ha regalato un ventilatore di ultima generazione alla struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Si tratta, come spiega il presidente della Onlus Paolo Verdecchia, “di un apparecchio utile sia per la ventilazione invasiva, che per quella non invasiva, che contribuisce all’assistenza dei pazienti con grave infezione da coronavirus e conseguente insufficienza respiratoria”. L’apparecchiatura, del valore di 11 mila euro, è già attiva da alcuni giorni. Un particolare apprezzamento per la donazione è stato espresso dal direttore della struttura Claudio Cavallini, che di recente aveva già ricevuto altre apparecchiature dalla stessa Fondazione

Donazione a Protezione Civile Anche l’Anmig Umbria, l’associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, ha voluto dare il suo contributo alla lotta al coronavirus. Il comitato Regionale Anmig Umbria e la Fondazione che comprende le sezioni di Assisi,
Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gualdo, Gubbio, Perugia, Orvieto, Terni e Todi, ha deliberato l’erogazione di un contributo di 1000 euro a favore della Protezione Civile dell’Umbria per sostenere le strutture sanitarie regionali, e medici, infermieri, oss e tutto il personale. Un gesto di solidarietà e vicinanza alla comunità umbra con cui l’ANMIG –
un’Associazione fondata il 29 aprile 1917 ora aperta anche ai figli, nipoti e pronipoti dei mutilati e invalidi di guerra -, vuole fare memoria dei tanti concittadini che ritornarono, mutilati e invalidi, dagli eventi bellici del secolo scorso e si impegnarono per la ricostruzione morale e materiale della società regionale e nazionale. “Come i nostri padri e nonni seppero testimoniare con forza ideali e valori di libertà, pace, giustizia e solidarietà – si legge in un comunicato di Anmig -, anche noi nuovi soci dell’ANMIG intendiamo impegnarci, uniti e solidali, nella comune battaglia nel contrasto alla pandemia e nel rilancio del nostro Paese”.