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Festival dei Due Mondi, al via a Spoleto la 64esima edizione della kermesse

Written by on 25/06/2021

Festival dei Due Mondi, al via a Spoleto la 64esima edizione della kermesse

Inaugurazione del cartellone in programma dal 25 giugno all'11 luglio, con il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer

25/06/2021

Festival dei Due Mondi

Piazza Duomo di Spoleto, cornice dei principali eventi del Festival dei Due Mondi

SPOLETO- Con il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer, nella cornice di piazza del Duomo di Spoleto, prende avvio venerdì 25 giugno la 64esima edizione del Festival dei Due Mondi. Fino al prossimo 11 luglio, sessanta spettacoli tra Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte, tutti in prima italiana, e più di cinquecento artisti da tredici paesi, nel cartellone firmato da quest’anno dalla nuova direzione artistica di Monique Veaute.

Un concerto inaugurale, tutto dedicato ad autori francesi :  dal balletto Le boeuf sur le toit di Darius Milhaud,  a La Valse e il poema per voce e orchestra Shéhérazade di Maurice Ravel (solista, il soprano Luciana Mancini), la prima Gymnopédie di Erik Satie nell’orchestrazione di Claude Debussy.

Un primo appuntamento per un’edizione, come è stato già più volte sottolineato, che si annuncia anche come una ripartenza, con le strade e le piazze di Spoleto pronte ad accogliere di nuovo la gente.

In piazza Duomo la disponibilità arriva a un massimo di mille posti, al Teatro Romano di trecentotrenta mentre al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti potranno accedere duecentotrenta spettatori secondo le disposizioni di sicurezza attuali. Negli altri luoghi di spettacolo le capienze variano da un minimo venti  fino a un massimo di centoquaranta posti, a seconda dell’architettura del luogo e dello spazio scenico.

Un’edizione del Festival dei Due Mondi che, inoltre, affiancherà alla proposta dal vivo, anche un calendario di appuntamenti online, per permettere a tutti di assistere nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici costituiranno il ponte tra passato e futuro, con il programma che comprenderà numerosi nomi internazionali.

Da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico. 

“Un festival -spiega Monique Veaute- ispirato alla parte musicale di Giancarlo Menotti e alla parte legata alla prosmusica a proposta da Giorgio Ferrara. Con la musica declinata in tutti i suoi generi dalla classica al pop, i grandi testi del teatro accanto alle performance più contemporanee”.

Intanto, cifre alla mano, il primo fine settimana della kermesse già fa registrare da diversi giorni il tutto esaurito, per i vari appuntamenti previsti.

 

 

 

 

 


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